Mille emozioni per Cristian Biasatti che (al momento) è vicecampione del mondo nella categoria X30 Senior. Precisazione doverosa, visto che il pilota classe ’07 scuola ASD Living Kart, dopo il lunghissimo e intenso weekend a Zuera (Spagna), ha inoltrato un reclamo alla FIA che potrebbe incoronarlo come numero uno mondiale.

Ma procediamo con ordine. L’evento internazionale più atteso del 2024 targato IAME si doveva inizialmente svolgere a Valencia nei primi giorni di novembre ma, a seguito dell’alluvione che ha colpito la comunità spagnola, è stato deciso di posticiparlo a fine mese a Zuera (dal 25 al 30 novembre), già sede della prima tappa dello IAME Euro Series. Evento di enorme prestigio che ha raggruppato quasi 400 piloti (divisi nelle categorie Mini, Junior, Senior e Master) provenienti da circa cinquanta nazioni. Tra questi presente ovviamente Biasatti, reduce da un’ottima esperienza proprio a livello di Euro Series.

Venerdì 22 novembre è dunque iniziata la spedizione mondiale del pilota classe ’07 che commenta: “Dopo tre mesi che non mi mettevo al volante di un kart, avevo bisogno di riprendere la confidenza con il tracciato e con il mezzo, provando anche diversi telai; scelta che tanti altri piloti hanno fatto, arrivando a Zuera anche qualche giorno prima di me”.

Avvio decisamente in salita per Biasatti che conferma: “Nelle libere non riuscivo a trovare il set up giusto e andavo molto meno forte del previsto. Zuera è una pista particolare, molto veloce con un lungo rettilineo e per fare il miglior tempo possibile è indispensabile avere una buona scia. Io, ovviamente (sorride, ndr), in qualifica sono stato il primo pilota senza scia, ma nonostante questo ho preso solo tre decimi dai primi chiudendo 26esimo. Nella manche sono poi riuscito a tenere una buona media di risultati (settimo, terzo, due volte sesto e quinto, ndr), finché siamo arrivati alla manche del giovedì dove sono iniziati i problemi legati alle condizioni atmosferiche”. Il piano originale dell’IFW 2024 prevedeva, come da tradizione, la disputa di sette manche cui dovevano seguire prefinale e finalissima. Dal giovedì, però, la nebbia è stata protagonista assoluta sul circuito di Zuera rendendo di fatto impossibile girare: dopo ore di attesa si è deciso di rimandare tutto quanto al venerdì, giornata che ha però seguito lo stesso iter (tra l’altro anticipando il tutto a tal punto che il sole non era ancora sorto e, comunque, la nebbia era ancora ben presente).

E quindi?Quindi abbiamo aspettato fino a sabato con l’idea di condensare tutto in un’unica giornata spiega Biasatti finché l’Organizzazione ha deciso di annullare le ultime due manche. La nebbia se n’è andata solo nel primissimo pomeriggio ed è quindi stato deciso di passare direttamente alla finale perché il 30 novembre rappresentava una deadline insuperabile: il calendario mondiale aveva già altri eventi in programma, ragion per cui si doveva chiudere sabato. Siamo quindi partiti per la finale senza warm up e senza null’altro e io, con i risultati combinati delle varie manche di tutti i piloti, scattavo dalla dodicesima piazza”.

Dopo giorni travagliati, quindi, finalmente spazio alla gara: 16 giri di emozioni crescenti fino ad un epilogo dolce, amaro e controverso per il classe 2007. “Sono partito maluccio sfilando in esterna intorno alla ventesima posizione, ma ho poi trovato ritmo e continuità infilando un sorpasso dopo l’altro arrivando a chiudere in settima posizione. Un risultato già di per sé ottimo, ma a fine gara hanno penalizzato cinque dei sette piloti davanti a me che, nel corso della gara, avevano commesso delle infrazioni”.

Epilogo dolcissimo, dunque, il podio, ma anche amaro perché, uscendo dall’ultimissima curva, Biasatti è stato infilato proprio dal vincitore (lo spagnolo Eduardo Dominguez Espinosa) che ha tagliato il traguardo con 83 millesimi di vantaggio. E il finale controverso? “Premetto che per me il secondo posto è un risultato straordinario precisa Biasatti, ma a fine gara siamo andati a fare reclamo dai Giudici perché Dominguez Espinosa mi ha tamponato in un sorpasso facendomi perdere tre posizioni e quindi, da regolamento, dovrebbe incappare in una penalità. Penalità che inizialmente gli era stata data e risultava in tutte le classifiche ufficiali, anche se poi deve esser successo qualcosa. Non voglio pensar male, ma trattandosi di un team manager e di un pilota spagnoli, sul circuito di casa e con due commissari su tre spagnoli, non mi stupisco del fatto che questa squalifica sia sparita. Eppure, in teoria, erano già stati firmati anche i documenti ufficiale. Ecco spiegato perché abbiamo scritto alla FIA appellandoci al regolamento e stiamo aspettando la risposta”.

A prescindere da quale sarà l’esito, comunque, il weekend di Zuera (in linea con l’annata sportiva) è stata un’autentica montagna russa di emozioni per Cristian Biasatti che, parzialmente a freddo, analizza quello che è comunque un risultato straordinario: “Sono orgoglioso di quanto ho fatto e forse non l’ho ancora del tutto metabolizzato perché, al momento, prevale forse un pizzico di amarezza per quegli 83 millesimi e per una penalità mancata che a mio giudizio è sacrosanta. Nonostante tutto, però, mi guardo allo specchio e so di essere il vicecampione del mondo X30 Senior: è davvero un risultato straordinario che, sperando nella giustizia sportiva, potrebbe diventare ancor più straordinario”.

Matteo Carraro

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