La sfortuna è una componente già di per sé incontrollabile che nel mondo delle corse assume un peso specifico ancor maggiore: ne sa qualcosa Cristian Biasatti visto lo zero portato a casa da Franciacorta nella seconda tappa dello IAME Euro Series 2024 dopo un weekend quasi perfetto.

Dopo il secondo posto nel Qualifying Practice Group 3 (quinto posto complessivo), il talento classe ’07 scuola ASD Living Kart si è ben distinto nelle sei manche in programma: tre vittorie e tre secondi posti. Il lancio perfetto per partire dalla seconda posizione nella gara finale, dove è avvenuto il pata-track: la corsa di Biasatti è di fatto durata cinque curve, visto che il pilota è stato spinto fuori e, con evidenti danni al kart, il suo recupero si è limitato alla 27esima posizione che vale zero punti in classifica. Weekend comunque da non buttare visto che gli ottimi risultati raccolti hanno comunque fruttato 9 punti che gli valgono l’ottava posizione in campionato a quota 21, a -28 dalla vetta.

Sono cose che purtroppo capitano commenta con estrema maturità Biasatti . Dispiace per il risultato finale perché il weekend stava andando davvero bene, ma se guardo al bilancio complessivo non posso che essere soddisfatto di quanto fatto. Ho comunque portato a casa punti e sono già carico per correre in Germania a Wackersdorf“.

Biasatti, comunque, rivive il weekend: “Dopo due giorni di prove tra asciutto e bagnato c’era un pizzico di incertezza sui valori in gioco, ma fin dalla qualifica mi sono sentito a mio agio con il kart e il quinto posto complessivo lo dimostra. Le manche sono andate ancor meglio anche se, e qui faccio mea culpa, in finale non sono partito bene: mi sono ritrovato da secondo a sesto e, nel caos della quinta curva, mi hanno toccato e messo nel prato. Sono ripartito dall’ultima posizione e ho recuperato qualcosa; purtroppo i danni non mi hanno agevolato. Tutto sommato guardo al weekend in maniera positiva, ripeto che situazioni del genere fanno parte del gioco, e proprio per questo andrò in Germania con ancor più determinazione“.

Matteo Carraro

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