Se di professione fai il centrocampista e chiudi il campionato con 19 gol all’attivo è evidente che la tua stagione sia stata di livello ben oltre l’assoluto. Emanuele Arrighi, classe 2004, è un vero e proprio talento che si è messo con passione e umiltà al servizio della Malnatese di mister Maresca trascinando i bianconeri in vetta alla classifica in compagnia del Casbeno: domenica 27 aprile ci sarà l’imperdibile spareggio a Ispra per decretare chi volerà in Seconda Categoria ma, a prescindere da quel risultato, la stagione di Arrighi resta sensazionale. E la sua nomination al nostro Pallone d’Oro era abbastanza scontata; riuscirà a vincerlo? Appuntamento a lunedì 5 maggio alle Ville Ponti (ingresso gratuito, vi aspettiamo numerosi!) per scoprirlo.

Emanuele, che giudizio puoi dare sulla stagione a livello personale e di squadra?
“È stata una stagione da scoprire man mano. L’anno scorso la Malnatese non aveva una Prima Squadra, per cui molti dei miei compagni li ho conosciuti proprio in estate, ma devo dire che mi sono trovato subito benissimo con loro, con mister Maresca e con tutta la dirigenza. Non a caso, il gruppo è il motivo per cui abbiamo fatto così bene e, di conseguenza, io stesso sono riuscito a performare al meglio. La Malnatese è un gruppo di amici uniti dalla volontà di divertirsi e vincere”.

Secondo te, perché dovresti vincere il Pallone d’Oro? A chi, invece, lo daresti?
“Credo siano gli altri a dovermi dire perché lo dovrei vincere (sorride, ndr). Io lo darei al centrale del Cittiglio: gli chiedo scusa perché non ricordo il suo nome, ma è stato il giocatore che mi ha messo in difficoltà più di chiunque altro. Dovendo però darti un nome dico il mio compagno di squadra Andrea Montalbetti: spesso i difensori non trovano molto spazio in questi premi, ma garantisco io per lui perché è davvero un giocatore fuori categoria”.

A chi dedicheresti il premio in caso di vittoria?
“Ovviamente ai miei amici e alla mia famiglia, ma ai premi individuali ho sempre preferito quelli di squadra: se dovessi scegliere tra vincere questo trofeo o il campionato preferirei mille volte alzare la Coppa con i miei compagni”.

TC

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