2024.10.13 - 3a giornata serie A UNIPOLSAI - Dolomiti Energia Trentino vs Openjob Metis Varese -

E’ stata la giornata dei pensieri in casa Pallacanestro Varese. La giornata del sangue freddo dopo il calore, elevatissimo, della tensione sprigionatasi ieri sera durante e dopo la sconfitta con la Vanoli Cremona. La giornata anche delle paure di guardare ad un futuro che è diventato incerto non solo più sportivamente ma anche globalmente.

I fatti accaduti ieri sera, dei quali abbiamo già descritto per filo e per segno tutto, hanno lasciato un’eredità sicuramente pesante nella testa e nel cuore di Luis Scola, colpito e ferito nell’uomo ancor prima che nel professionista conscio, come lui stesso aveva ammesso la scorsa settimana, degli errori sportivi compiuti in questa stagione e di quali passi probabilmente compiere per rimediare a quanto di errato fatto da inizio anno, che sotto il profilo sportivo è stato molto se non tutto per una squadra sull’orlo del baratro che ha cambiato pelle più volte in quest’annata senza mai riuscire a migliorarsi.

Se però la delusione degli errori sportivi, di un ritardo evidentissimo su un progetto tecnico che a questo punto, nella programmazione, si riteneva potesse essere nettamente più avanti, è certamente assimilabile e gestibile, quella dello sconforto e del dolore umano rischia seriamente di tracciare una linea diversa dalla direttrice che era stata intrapresa.

E’ giusto fare chiarezza e sottolineare come da qui alla fine della stagione non ci sarà alcun tipo di abbandono da parte di Luis Scola alla Pallacanestro Varese, anche perché abbandonare una società di cui si è proprietari non è certo come mollare la fidanzatina dei 13-14 anni, anzi, ci sono passaggi molto più complessi, in primis quello di trovare un acquirente per questa società, opzione che al momento non c’è e non è nemmeno all’orizzonte.

Fatta questa giusta puntualizzazione è giusto anche dire che sicuramente i fatti di ieri sera, che si sommano agli striscioni con minacce di qualche mese fa, hanno scosso e turbato profondamente l’AD biancorosso, tanto da aprire a riflessioni a 360 gradi su tutto quello che potrà essere il futuro biancorosso.

Un futuro che però, sarà segnato in maniera totale da come finirà quest’annata, ovvero se sarà salvezza o retrocessione, perché quello poi alla fine è il vero punto di rottura di tutto, quello dal quale qualsiasi tipo di decisione o di strada prende l’una o l’altra via e la prende in una certa misura e con un certo peso e grado.

Ed allora in questo contesto ambientale molto complicato, dovrà essere brava tutta la Pallacanestro Varese in ogni sua componente a fare quadrato, a stringersi insieme per portare a casa ancora una volta la pelle, rimandando ogni decisione a dopo l’11 maggio, quando si saprà se sarà salvezza o retrocessione, quando il peso dei pensieri e delle successive decisioni sarà completamente diverso, quando in primis Luis Scola traccerà un bilancio e deciderà del suo futuro e di quello della Pallacanestro Varese, nella speranza che questo finale di stagione possa portare ad un contesto molto più sereno di quello attuale nel quale prendere tali decisioni.

Alessandro Burin

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