
Raffaele non ce l’ha fatta. Per lo sfortunato tifoso biancoblu caduto sabato 25 gennaio nel fossato dello stadio “Piola” al termine del match tra Novara e Pro Patria è stata dichiarata la morte cerebrale questo pomeriggio all’Ospedale del capoluogo piemontese. Troppo grave il suo quadro clinico come emerso immediatamente dai primi tempestivi soccorsi.

I danni alla testa sono apparsi subito irreparabili e hanno condotto al drammatico epilogo odierno. La disperata lotta del 42enne di Sant’Antonino di Lonate Pozzolo aveva mobilitato la tifoseria tigrotta che lo aveva sostenuto con cori e striscioni sabato allo “Speroni” durante la sfida con l’AlbinoLeffe. Ma a sostegno di Raffaele si erano espresse tutte le altre realtà sportive cittadine a partire dalla UYBA Volley e dalla Pallanuoto Busto. Soprattutto, avevano testimoniato vicinanza tifoserie gemellate come quella della Triestina ma anche storicamente rivali come lo stesso Novara e il Legnano.
La società di Patrizia Testa che in questi giorni aveva sposato la via del silenzio nel rispetto di speranza e riservatezza ha reso ufficiale il proprio cordoglio: “Aurora Pro Patria 1919 in tutte le sue componenti è vicina e porge le più sentite condoglianze alla famiglia di Raffaele e a tutti i tifosi biancoblu. Non avremmo mai voluto scrivere questo messaggio di cordoglio: buon viaggio Raffa, ultrà biancoblu per sempre”.
Alla famiglia di Raffaele Carlomagno le condoglianze della redazione di Varese Sport.
Giovanni Castiglioni