La sfida tra Uyba Busto Arsizio e Imoco Conegliano si è conclusa con una netta vittoria delle venete per 3-0 (15-25, 22-25, 19-25). Le pantere hanno dimostrato ancora una volta la propria superiorità con un’ottima efficienza in attacco (54% di squadra) e un gioco solido a muro, mentre Busto ha faticato in ricezione e nel cambio palla. MVP della partita è stata Merit Adigwe, protagonista con 14 punti e una prestazione decisiva nei momenti chiave. Nonostante la sconfitta, Uyba ha mostrato segnali di crescita, specialmente nel secondo set, quando ha costretto coach Santarelli a schierare la formazione titolare per chiudere il parziale.

Coach Santarelli: “Sapevamo che oggi avremmo fatto più fatica per via della stanchezza accumulata, abbiamo fatto però un primo set buonissimo nonostante la partenza brutta… poi siamo calati tantissimi, sopratutto in muro e difesa dove abbiamo fatto poco e in contrattacco siamo stati poco incisivi. Nonostante ciò, abbiamo trovato la vittoria che volevamo. Complimenti a Busto per il percorso che stanno facendo e per il percorso che fino ad ora hanno fatto. Sono un gruppo giovane ma che ha dimostrato il proprio valore, conquistando meritatamente i quarti di finale di Coppa Italia. Sono certo che spingeranno fino alla fine e che daranno filo da torcere a tutte le altre squadre”.

Coach Barbolini: “Nonostante il risultato, è stata una bella partita. Abbiamo avuto la pazienza di restare sempre li attaccate a loro, ma è chiaro che i valori in campo erano ben diversi… anche se per noi ciò è stato uno stimolo. Eravamo in difficoltà come stato di forma delle giocatrici, però abbiamo messo in campo delle belle cose. Siamo orgogliosi di quello che abbiamo fatto e sicuramente prenderemo spunto da Conegliano, perchè possiamo sicuramente migliorare ancora per rimanere più attaccati alla testa della serie, per poi portare a casa qualche punto contro anche queste squadre. Sono felice perchè siamo una squadra tenace che, tatticamente, sa su cosa può e deve migliorare per fare quel passo in avanti per crescere”.

Matteo Carcano

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