
Dopo un avvio non proprio roseo, la Eurotek Uyba Busto Arsizio è riuscita a ritrovare la propria strada, concludendo con una rimonta che verrà ricordata per molto tempo da tutti i tifosi. In una stagione che ha preso avvio con una rivoluzione ai vertici, la società di viale Gabardi ha dovuto affrontare la separazione da coach Caprara e del DS Borruto dopo solo tre giornate. Un momento che avrebbe potuto compromettere l’intero anno sportivo… E invece no.

Con coach Barbolini come primo allenatore, le farfalle hanno scoperto la loro identità. Il risultato? Una straordinaria serie di ben dieci risultati positivi di fila ha permesso a Busto di terminare la Regular Season al sesto posto, non troppo distante dalle grandi corazzate del campionato: l’unica squadra capace di mantenere inviolata la posta contro le Farfalle è stata Conegliano – un dato che da solo dà il polso dell’impresa.
Le statistiche stagionali sono inequivocabili: in un totale di 31 partite Lualdi e compagne hanno chiuso con il 32% di ricezione, un’ efficacia offensiva del 40.6%, 219 muri vincenti e 135 ace. Numeri di una squadra forte e coesa, che è riuscita a migliorare di mese in mese.
LE PAGELLE DELLE FARFALLE

Rebecca PIVA – Italian sniper: 9
La banda numero 4 (già ufficializzata per la prossima stagione) ha alzato ancora di più l’asticella rispetto la passata stagione (chapeau!): 376 punti messi a terra in 27 partite, e un impatto silenzioso ma determinante… giustamente eletta miglior farfalla anche dai tifosi.
Benedetta Maria SARTORI – Iron Woman: 8.5
Un’altra annata solida per la centrale cresciuta in casa Uyba: è rimasta una certezza al centro della rete (39 muri e 50,5% in attacco), guadagnandosi anche una nuova meritatissima chiamata in azzurro.
Silke VAN AVERMAET – L’inverno sta arrivando: 8+
La centrale belga ha superato le aspettative, mostrando solidità (37 muri vincenti), intelligenza tattica e versatilità in prima linea (50,3%). Una stagione in crescita costante che l’ha resa imprescindibile.
Giuditta LUALDI – La regina di cuori: 8-
In campo si è vista poco (7 partite giocate per lei), ma il suo impatto è stato enorme: capitana silenziosa, cuore biancorosso e anima bustocca. Nei momenti difficili ha saputo trasmettere forza e appartenenza al gruppo. Il suo addio al volley giocato è stato un momento toccante… ma il legame non si spezza: la rivedremo presto in società.

Jennifer BOLDINI – The Prestige: 7.5
La palleggiatrice ha confermato di essere una certezza. Solida, continua e punto fermo anche fuori dal campo, ha mantenuto alto il livello di gioco per tutta l’annata. Per lei è arrivata la meritata chiamata in azzurro di coach Velasco.
Laura KUNZLER – The Equalizer: 7.5
Il finale in calo non scalfisce il peso dell’elvetica in questa stagione: nella prima metà è stata semplicemente decisiva, contribuendo in totale a fine stagione con 279 punti e un rendimento costante. Con l’arrivo di Barbolini si è guadagnata il posto da titolare, diventando l’equilibratrice silenziosa del gruppo.
Josephine OBOSSA – Fury: 7.5
Non sempre continua, ma spesso decisiva, ha chiuso la stagione con 338 punti (con il 40% in attacco), 30 punti a muro e come miglior battitrice (33 ace per lei), ripagando la fiducia del club.
Federica PELLONI – A Star Is Born: 7+
In pochi avrebbero scommesso su una classe 2002 con alle spalle solo un po’ di Serie A2. Invece, la numero 2 è stata più che all’altezza, chiudendo con il 36% di ricezione perfetta.
Giorgia FROSINI – Il Cavaliere Oscuro: 6.5
Non sempre protagonista dal primo minuto, ma spesso decisiva quando chiamata in causa: l’opposto bolognese ha dimostrato di saper fare il suo (157 punti in 25 partite, con il 43.9% in attacco e 16 muri).

Francesca SCOLA – The Invisible Woman: 6+
La palleggiatrice milanese ha risposto presente quando chiamata in causa, con solidità e affidabilità: preziosa nell’ombra, sempre pronta a dare il suo contributo.
Alexandra LAZIC – Black Widow: 5.5
Arrivata in corsa, ha trovato poco spazio per incidere davvero sul campo. Ma la sua capacità di entrare subito in sintonia con lo spogliatoio è stata fondamentale per mantenere compatto il gruppo nei momenti caldi del finale di stagione.
Martina MORANDI – The Underdoggs: 5.5
L’exploit della compagna di reparto ha limitato il suo spazio, ma ha sempre risposto con il sorriso e con la giusta intensità. Una riserva preziosa nello spirito di gruppo.
Pleun VAN DER PIJL – L’olandese volante: 5.5
Frenata da un infortunio nelle fasi iniziali della stagione, l’olandese non ha mai avuto davvero l’occasione di mettersi in mostra. Ma il suo atteggiamento positivo e la presenza costante nel gruppo sono stati un valore aggiunto fuori dal campo.
Ana Karina OLAYA – Endgame: 5-
L’attaccante colombiana non è riuscita a lasciare il segno positivo. Ha faticato ad adattarsi al ritmo del campionato italiano (in 8 partite sono 39 i punti messi a segno da lei). La separazione a metà stagione è stata inevitabile.
Skyy HOWARD – Angel Has Fallen: 4.5
L’addio anticipato di coach Caprara ha inevitabilmente inciso sul suo percorso. La statunitense (che in 9 partite mette a segno 16 punti) non ha avuto il tempo per entrare nei meccanismi di squadra.
Matteo Carcano