Visti i chiari di luna nello scenario playout dopo la crudele sconfitta di Lecco, alla Pro Patria tocca guardarsi intorno. Senza tante menate o ipocrisie di facciata. E quindi oltre alla propria (complicatissima) volata per gli spareggi (oggi a meno 9 dalla Pro Vercelli per i biancoblu sarebbe retrocessione diretta), dare un’occhiata ai guai altrui è (di fatto) inevitabile. Tra le situazioni più (sportivamente) paradossali quella della Triestina.

Dall’approdo in panca di Attilio Tesser, l’Unione ha infatti fatturato 26 punti in 12 giornate (media 2.17). Cioè, gli stessi del Vicenza, 1 più del Padova capolista, 5 della FeralpiSalò, addirittura 17 dell’Alcione sconfitto ieri (nella foto US Triestina Calcio 1918 Official Facebook) e titolare a quota 37 della 10^ (e ultima utile) posizione playoff. Distante dagli alabardati (32 punti) solo 5 lunghezze. Una sgasata a ritmo promozione che testimonia la qualità dell’organico (peraltro pesantemente rivisto nel mercato di gennaio) e le indubbie capacità del tecnico di Montebelluna.

Ma c’è un ma. Costituito dalle possibile inadempienze amministrative (stipendi saldati al 17 febbraio ma con punto interrogativo Covisoc su contributi Enpals e Irpef), che potrebbero sottrarre dai 2 ai 4 punti di penalizzazione dopo il meno 1 autunnale per l’Olivieri Gate. Nel pomeriggio (ore 17) parlerà il Presidente Ben Rosenzweig. Si suppone, per rassicurare i tifosi e allontanare la minaccia di un ritorno in zona playout. Al “Rocco” la differenza di valutazione sull’annata in corso è davvero sottilissima.                  

Giovanni Castiglioni 
foto US Triestina Calcio 1918 Official Facebook

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