
Quante cose si possono fare in 22 minuti? Ok, stando alla larga dalle solite risposte, Jack Beretta ha pensato bene di aggiungere alla lista un poker di reti (addirittura 3 in 5’ tra 75’ e 79’). Più di quante ne aveva messe a segno (3) nei 1.597’ giocati in biancoblu sino al 57’ di ieri sera contro il Lumezzane. Roba da fenomeni. Soprattutto (ne parliamo qui sotto), materiale che nella storia del club coinvolge solo una ristrettissima elite di precedenti. Tornando alla fatturazione del varesino, uno di testa, tre di destro (uno dal dischetto). Queste le armi che hanno martirizzato un Carnelos che si sarebbe risparmiato il tiro a segno se solo Angelillo lo avesse mandato sotto la doccia anziché limitarsi al giallo. Ma questa è un’altra storia. Sia come sia, la Pro Patria ha ancora la concreta possibilità di spettinare la griglia playout. Vincendo nell’ultima a Crema con la Pergolettese (venerdì ore 16.30, stadio “Voltini”), e augurandosi che Triestina e Pro Vercelli (una o entrambe), perdano alla 38^. Difficile. Facciamo pure, parecchio difficile. Ma non impossibile.
Mi faccio in quattro
Quanti prima di Beretta? Solo 3. Le quadriplette non sono esattamente una norma nella storia bustocca. Per ritrovarne un’altra tocca tarare la DeLorean su 62 anni fa. Italo Rossi ed Enrico Muzzio calarono il pokerissimo.
19 gennaio 1930: Italo Rossi – 5 reti in Pro Patria – Roma 6-1 (Serie A)
21 giugno 1942: Silvio Gallazzi – 4 reti in Pro Patria – Reggiana 11-0 (Serie B)
29 giugno 1947: Angelo Turconi – 4 reti in Pro Patria – Vogherese 10-0 (Serie B)
6 gennaio 1963: Enrico Muzzio – 5 reti in Pro Patria – Parma 5-0 (Serie B)
Adesso parlo io
Sboccia l’attacco. Microfono all’offensive coordinator Beppe Le Noci. Il ticket Caniato/Sala (a proposito 16 punti in 13 giornate dal cambio di panchina), sa come coniugare il sillogismo: “Partita straordinaria nel secondo tempo. Abbiamo incontrato una squadra fisica. Nella prima frazione abbiamo avuto qualche difficoltà nella gestione palla. Si percepiva la tensione per l’importanza della partita. Dobbiamo provare a vincere a Crema perché possono ancora succedere cose importanti”. Sì, ma l’hombre del partido? Giacomo Beretta si limita alla didascalia: “Grazie a tutta la squadra. Contentissimo per i 4 gol. Dopo Vercelli non era facile perché era rimasta qualche scoria. Il gol più difficile? Il primo”.
Il gioco delle coppie
Posto che al Padova manca un punto (da contabilizzare con il già salvo Lumezzane) per l’aritmetica promozione in Serie B (in caso di arrivo a pari punti con il Vicenza, il tiebreaker è favorevole ai biancoscudati), la griglia playout è invece ancora piuttosto fluida (oggi sarebbe Pro Vercelli – Caldiero e Triestina – Pro Patria). A seguire squadre interessate (necessari non più di 8 punti di differenza tra le avversarie), classifica e ultima gara (in neretto le gare in trasferta). A ruota i possibili scenari
(15^) 39 Pergolettese (Pro Patria)
(16^) 37 Pro Vercelli (Renate)
(17^) 36 Triestina (Novara)
(18^) 34 Pro Patria (Pergolettese)
(19^) 30 Caldiero (Clodiense)
Pergolettese – Manca un punto per la salvezza (tiebreaker pari con la Pro Vercelli con 6 reti vantaggio in differenza reti, tiebreaker favorevole con la Triestina)
Pro Vercelli – Salvezza diretta solo con vittoria e sconfitta della Pergolettese. Tiebreaker sfavorevole con la Triestina e con la Pro Patria per la differenza reti (-20 contro -11)
Triestina – Quintultima se vince e la Pro Vercelli non vince o se pareggia e la Pro Vercelli perde
Pro Patria – Può cambiare la posizione solo vincendo. Tiebreaker sfavorevole con la Triestina, favorevole con la Pro Vercelli. In caso di arrivo in 3 a quota 37, classifica avulsa nell’ordine Triestina, Pro Patria, Pro Vercelli
Caldiero – La vittoria garantisce i playout. In caso di pareggio, deve sperare che la Pro Vercelli non vinca o che la Pergolettese perda
Giovanni Castiglioni
(Interviste e foto a cura Comunicazione Aurora Pro Patria 1919 Official)