La passione non ha età. Ed è proprio questa parola, “passione”, l’unica possibile per descrivere la carriera sportiva di Emilio Furlan, altro membro della grande famiglia ASD Living Kart di Maurizio Jeropoli: il pilota veneto classe ’64 (originario di Montegrotto Terme, in provincia di Padova) può quasi esser considerato un novellino nel mondo del motor sport ma, per quanto abbia iniziato tardi (tardissimo), non ha paura a schiacciare l’acceleratore e con il suo kart va dannatamente forte. E vuole continuare a farlo.

Auspicio che Furlan è pronto a tradurre in pratica dal prossimo 6 aprile, weekend in cui scatterà la Rotax Max Challenge 2025 (Zona Nord) con l’appuntamento di Jesolo (cui parteciperà anche Alessandro Tosi) che darà formalmente il via alla nuova stagione kartista: “Sono pronto – spiega Furlan con entusiasmo – e mi sto tenendo in forma per farmi trovare al massimo della condizione a inizio aprile. Quest’anno sarà ancora una volta tosta, ma non ho intenzione di sfigurare”.

La tua è una storia sportiva un po’ particolare visto che non hai un background giovanile: quando hai iniziato a correre?
“Ho iniziato solo sette anni fa. In realtà la passione per i motori, e in generale per le macchine, l’ho sempre avuta, ma è solo dopo la separazione che mi sono messo in gioco: è stata un po’ la chiave di volta della mia vita, perché mi ha dato forza ed entusiasmo per andare avanti. Correre è una terapia: sono partito da zero, con le mie forze, facendo giusto qualche gara e poi pian piano sono cresciuto conoscendo persone davvero meravigliose”.

In questo percorso, per l’appunto, sei entrato in contatto con la Livign Kart e Maurizio Jeropoli.
“Esatto. A qualsiasi livello nel mondo del motor sport ti servono sponsor. Io ho una ditta di idraulica, ma non posso certo fare tutto da solo. Mi sono mosso per conto mio nei primi anni, poi ho conosciuto Mauirizio e la sua società: è una gran bella persona che mi ha preso a cuore, ha davvero una passione contagiosa, e sono felice di far parte di questa bella realtà”.

Novellino al volante, ma veterano in pista: come giudichi la tua esperienza in Rotax?
“Sicuramente in maniera positiva. Ogni anno mi consente di crescere e migliorare, anche se nella mia categoria, quella dei più vecchiotti, siamo purtroppo pochi. Mi piacerebbe confrontarmi con qualche pilota in più, ma so bene che non è facile portare avanti l’impegno sportivo parallelamente al lavoro; io adesso abito a Treviso, le trasferte vanno fatte e ti portano via tempo e risorse. La Rotax in sé, comunque, è una gran bella competizione: è bello misurarsi in pista con gente che va dai ragazzini di 14/15 anni a persone più stagionate di me”.

Qual è l’obiettivo per questa stagione?
“Il divertimento è sempre al primo posto, poi vediamo di combinare qualcosa anche a livello di risultati (ride, ndr). Di sicuro portare a casa la bandiera a scacchi è il primo obiettivo di ogni weekend: il buon Alessandro Tosi è più veloce di me, ma non si sa mai nella vita. Arriviamo al traguardo e vediamo come siamo messi”.

Matteo Carraro

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui