Match prezioso per la Openjobmetis che domenica alle ore 18:15 ospiterà al PalaWhirlpool il fanalino di coda Caserta. Con un successo la compagine biancorossa chiuderebbe definitivamente ogni discorso salvezza lasciando sul fondo della classifica la Pasta Reggia che a Masnago cercherà il colpo grosso.

«Partita estremamente importante -dice Caja- contro un’avversaria che verrà qui alla disperata ricerca di punti. Noi abbiamo il dovere di fare una gara di grande spessore, energia e qualità; lo dobbiamo non solo alla società, che ci mette ogni giorno nelle condizioni di lavorare bene, ma anche e soprattutto ai tifosi. In settimana ci siamo preparati molto bene, analizzando le cose che non hanno funzionato nel match contro Bologna e puntando su quelli che, invece, sono i nostri punti forti. Sappiamo cosa dobbiamo fare per riuscire ad avere la meglio, perché lo abbiamo già fatto altre volte. Poche parole ma fatti; mettiamo in campo cuore e conoscenza del gioco, carattere ed energia, dando il 100% di ciò che abbiamo».

Sono consapevoli i giocatori dell’importanza del match?
«Dovreste chiederlo a loro. Io spero di si ma la certezza ce l’avrò solo dopo la partita. Nel basket moderno, sempre più eterogeneo, non sai mai come giocatori dalle diverse culture possano reagire a certe responsabilità. Basti pensare che gli americani non hanno nemmeno i concetti di retrocessione o differenza punti. Diverso sarebbe avere, invece, un gruppo di 7 o 8 giocatori italiani. Da parte nostra, ovviamente, abbiamo cercato di far capire a tutti l’importanza di una vittoria; speriamo solo che tutti lo percepiscano nella giusta maniera».

Quale sarà la chiave del match?
«Caserta è una squadra che corre molto. In attacco sa essere pericolosa sia nel tiro da 3 che nell’area colorata dove schierano l’ex Ivanov, sempre molto pericoloso. Mettono tanta energia nei rimbalzi portando 2 o 3 giocatori alla volta a recuperare palla. Hanno anche un reparto di italiani esperto che sa giocare d’astuzia. Per avere la meglio non dovremo fare altro che avere fiducia nei nostri mezzi giocando da squadra e, quindi, coinvolgendo tutti. Dovremo stare attenti ai loro pregi, ma esser bravi a sfruttare i loro difetti».

Marco Gandini