Paolo Doto non c’è più, l’ex giocatore del Varese si è spento nella notte, a 58 anni, dopo una lunga malattia. Il suo ricordo però, non morirà mai. “Alle due e un quarto di stanotte mi è arrivato un messaggio dal suo telefono, era la moglie che mi annunciava la triste notizia – ci racconta con la voce rotta il tecnico del Varese Ernestino Ramella -. Insieme ne abbiamo vissute tante“. L’ultima due stagioni  fa sulla panchina del Flamurtari, club albanese: “Sapere che poco tempo fa eravamo insieme e che adesso lui non c’è più è una cosa bruttissima”.
Nato a Roma il 22 gennaio del 1958, la sua carriera calcistica è stata costruita tutta con i biancorossi. Due stagioni con la Milanese in serie D, società satellite del Varese, poi l’esordio in Serie B nel 1977; 80 presenze e 5 reti ai piedi del Sacro Monte, una retrocessione in Serie C (’78-’79) e una promozione in Serie B nella stagione successiva. “Io, lui e Taddei eravamo i più casinisti in spogliatoio – ricorda Ramella -. Lo tenevamo unito nel bene e nel male ci legava un affetto grandissimo e quello non morirà mai. Siamo rimasti grandi amici e lo rimarremmo per sempre”.
Triestina, Casertana, Barletta, Latina, Ternana e Riccione le altre sue squadre. Dopo aver appeso le scarpe al chiodo aveva scelto di stabilirsi a Varese.

Questo il saluto del club biancorosso: “Il ??VareseCalcio? si stringe attorno ai cari di Paolo Doto, che vestì il biancorosso a cavallo degli anni 70 ed 80, centrando una promozione dalla C1 alla B (stagione 1979/80) e la successiva salvezza (stagione 1980/81)”.
Queste invece le parole del Coni Provinciale: “Un Uomo a colori. Un sorriso contagioso. Un cuore immenso. Paolo Doto sara’ sempre uno di noi. Il CONI Provinciale ricorda uno sportivo unico. Grazie di tutto Paolone”.

 

e.c.

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