Quanto fa 7 x 3? E 18 – 9? No, non stiamo dando i numeri, ma la capolista del girone A di Prima Categoria vogliamo presentarvela così. Sette sono le vittorie maturate in esattamente sette giornate, il che significa 21 punti, 18, invece, i gol messi a segno a confronto dei 9 subiti, e quindi un +9 quanto a differenza reti che al momento non ha lasciato scampo a nessuna avversaria.
Numeri roboanti quelli della Valceresio di mister Roncoroni che sta mettendo in riga tutti, collezionando partite al cardiopalma, ma riuscendo sempre a spuntarla.
Saronno-ValceresioE chi sta contribuendo a suon di gol a questo è primato, è certamente Matteo Ponti. Attaccante in forza al Morazzone fino allo scorso anno, quest’estate ha deciso di tenersi stretta la categoria e di sposare la causa di belle speranze Valceresio. Matteo, che ha già lasciato il segno sei volte, non ha nessuna intenzione di fermarsi e quanto a gol si è già posto un obiettivo preciso: “Mi piacerebbe farne uno in più dell’anno scorso e quindi 11, ma ciò che conta è sempre il bene della squadra”. Quindi Valceresio vincente e Ponti con 9 gol può bastare?No va beh, 9 no dai, è un numero che non sopporto, concedimi la doppia cifra almeno” risponde ridendo. Ma tornando seri, Ponti racconta della sua scelta e di quest’avvio di stagione strabiliante: “Ho scelto Arcisate per diversi motivi, per comodità, perché so che qui c’è un bel gruppo e anche perché il ds Marchesi mi ha cercato in tante occasioni e non gli ho mai detto di sì, era arrivato il momento di cedere alla sua corte”. “Quest’avvio pressoché perfetto mi fa credere di non aver sbagliato – prosegue l’attaccante – ma in realtà non ci aspettavamo nemmeno noi un tale dominio, eppure stiamo viaggiando alla grande; ad essere onesti ci sta anche andando tutto bene, ma abbiamo i nostri meriti”. Esempio?Ci siamo amalgamati in fretta, abbiamo giocatori di qualità ma umili, uno fra tutti Picinotti che sappiamo tutti da dove arrivi e che invece si è messo a disposizione come gli altri, qui c’è molta professionalità, ma a far la differenza sono convinto sia la nostra unione, il saper sbrogliare situazioni complicate, il saper reagire quando siamo sotto (la partite con il Luino Maccagno ne è un esempio), il nostro atteggiamento umile, appunto, ciò nonostante dobbiamo crescere e migliorare ancora, sarà un campionato durissimo fino alla fine, ma noi ci proviamo”. Durissimo anche perché le pretendenti al titolo non hanno ancora mostrato tutto il loro valore, e fra queste Ponti ne cita una: “Senza ombra di dubbio la Saronno Robur: con noi ha avuto anche sfortuna, Di Rita gli ha parato l’impossibile, ma da amante del bel calcio sono rimasto impressionato dal loro gioco, somigliano un po’ al Morazzone dell’anno scorso, quando eravamo partiti in sordina per poi venir fuori alla distanza; attenzione però anche alle neopromosse, Luino ci ha dato filo da torcere, la verità è che non c’è nulla di scontato”. Così come non valceresio festeggiamentiera scontato vincere a Belforte, nella partita degli ex e contro una squadra tosta sotto tutti i punti di vista: “Altra gara tiratissima, sentita, abbiamo totalmente sbagliato approccio e credo che a loro sia mancata l’esperienza per condurre in porto quanto meno un pareggio, certo è che non abbiamo mollato, ci abbiamo creduto fino all’ultimo secondo ed è servito perché siamo stati premiati”. Non ci sarà da scherzare col fuoco nemmeno domenica: si torna tra le mura amiche e l’avversario è l’Antoniana penultima in classifica fresca di cambio mister: “Arriveranno qui col il coltello fra i denti, con motivazioni altissime e senza paure, con un Rimoldi in più in panchina, tecnico molto preparato, tutto ciò che dobbiamo fare è rimanere concentrati e con i piedi per terra, appoggiandoci anche sul supporto dei nostri tifosi che è dalla prima di coppa che riempiono le tribune del Peppino Prisco dimostrandoci tutto il loro affetto”. Tribune colorate spesso di neroverde grazie ad un folto settore giovanile che in questa società è un fiore all’occhiello e che la prima squadra non dimentica di coinvolgere.
Ad Arcisate funziona tutto bene proprio perché l’attenzione la si dà dal basso e si vede, così come si vede quanto si stia bene, entrare nello spogliatoio ed essere sereni, non capita ovunque, per il resto noi ci siamo, ci saranno momenti meno felici, non molleremo, non molleremo mai, questa piazza merita di vederci protagonisti in questa battaglia”, conclude il centravanti.
Le premesse, dunque, per un campionato avvincente ci sono tutte e questi primi due mesi lo dimostrano, se sarà battaglia lo dirà il campo e lo dirà il tempo, quello che è certo è che al Peppino Prisco questa “battaglia” non vedono l’ora di viverla.

Mariella Lamonica