Coach Caja è entusiasta della vittoria dei suoi: «Grandissima giornata per la mia squadra e per il pubblico: partita di grande cuore, determinazione e volontà. Il risultato del primo tempo era bugiardo: il pubblico l’ha capito e non ha mai smesso di sostenerci. Nel secondo tempo la difesa ha fatto la differenza. Il nostro pubblico sa essere unico e oggi ha spinto molto; noi abbiamo voluto contraccambiare sul campo».
«Sono molto felice perché oggi l’ambiente è stato molto compatto, ma non abbiamo fatto niente di definitivo. Gli ultimi risultati ci danno fiducia per il prosieguo del campionato. In attacco – ha proseguito il coach – siamo stati lucidi, con 16 assist a fronte di 6 palle perse. Sono felice di come è cresciuta la squadra. Gli americani si sacrificano, non è scontato: mi vengono in mente gli anticipi sui passaggi di Eyenga o la difesa di Maynor quando finiva su Jasaitis».
«Momenti di svolta? Le palle recuperate con contropiede che abbiamo prodotto nel secondo tempo. Sono una perfetta fotografia di una squadra che crede in quello che fa e che ha voglia di sacrificarsi». A Caja, in ultima battuta, è stato chiesto un commento sugli 0 minuti giocati da Avramovic per la seconda partita consecutiva: «È una scelta tecnica».
Deluso coach Spiro Leka, che si è dovuto arrendere nell’ultimo periodo: «Avrei preferito un esito diverso, ma tre quarti non bastano per vincere. Quando Varese ha aumentato la pressione difensiva siamo andati in difficoltà. Portiamo con noi quei tre quarti e analizziamo l’ultimo quarto per capire su cosa lavorare in settimana. Abbiamo fatto due o tre palle perse che hanno dato loro l’inerzia».
«Siamo ancora in una fase di lavori in corso: abbiamo un giocatore in uscita che abbiamo comunque provato a far giocare e ne abbiamo uno che arriverà martedì. Mi è dispiaciuto – ha concluso il coach della Consultivest – non aver inserito Cassese, ma nel terzo quarto quando Varese è rientrata ho pensato che l’avrei soltanto messo in difficoltà».
Filippo Antonelli
