Restare a casa per sconfiggere il virus è l’imperativo di questa emergenza sanitaria. Ma non per tutte le donne la casa è un luogo sicuro. Lo sanno bene le vittime di violenza domestica che in questo periodo sono costrette a una convivenza forzata all’interno delle proprie abitazioni. Per non lasciare sola nessuna di loro, e continuare ad aiutare le donne anche in questo periodo di emergenza, resta operativa h24 la la rete antiviolenza Interistituzionale di Varese coordinata dal Comune e dall’assessorato alle Pari opportunità.

“I centri – spiega l’assessora Rossella Dimaggio – stanno continuando a garantire i servizi essenziali tramite il telefono e le video chiamate. Insieme al numero unico nazionale (1522), a Varese si possono chiamare anche i numeri diretti delle principali centri antiviolenza che compongono la rete”.
Attraverso il contatto telefonico con la rete antiviolenza viene offerto supporto psicologico e legale. Le associazioni inoltre sono in costante raccordo con il numero 1522 nazionale, con le FFOO e i Servizi Sociali del territorio. È costante inoltre il monitoraggio delle situazioni di donne con problematiche più accentuate a cui viene offerto un supporto costante. È poi regolarmente attivo il servizio psicologico in emergenza presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Circolo dell’ASST Settelaghi.

Chiunque avesse bisogno di aiuto non esiti a telefonare – insiste l’assessora – fatelo con una qualsiasi scusa, quando passate l’aspirapolvere in un’altra stanza, quando andate a buttare la spazzatura o a fare la spesa. Noi cercheremo di fare il possibile per aiutarvi”.

Di seguito si elencano i numeri per ciascun centro:
– Eos 0332 231271 e 3494074758
– Dico_Donna 324 8423264
– Icore 0331 618959 e 345 6062090
– Donna Sicura 3401548441

Redazione