Dopo la tempesta, torna il sereno. Già, perché al termine di un lungo tira e molla contraddistinto da aspre polemiche, il Team Nord Ovest Lombardia può finalmente sorridere: le elezioni del prossimo Comitato Regionale Lombardo si terranno online. Le insistenze dell’attuale reggente Antonello Cattelan per portare i rappresentanti al voto in presenza a Treviglio prima e Brescia poi, si sono scontrate con i divieti imposti dai questori delle due città. Troppo rischioso concentrare un così alto numero di persone all’interno di un palasport.
Una notizia che, seppur accolta con soddisfazione, non coglie di sorpresa Paolo Pozzi, Direttore Sportivo della Besnatese, il cui sguardo è già rivolto al futuro: “Era inevitabile che i funzionari negassero le autorizzazioni all’evento, giusto esprimere le proprie preferenze su Internet. Con Tavecchio gruppo coeso e competente, vogliamo portare cambiamenti seri. Il lavoro del Team Nord Ovest Lombardia non si ferma qui, il percorso è segnato”.

Come giudica l’organizzazione fin qui attuata in merito alle imminenti elezioni?
“Forzare la mano affinché si votasse in presenza è stata una mossa da incoscienti. In un momento di emergenza sanitaria come questo, in cui non è possibile neanche bere un caffè al bar, non si può pensare di assembrare oltre mille persone in un palazzetto. La scelta ricaduta su Brescia come sede elettorale non lascia spazio a molti dubbi, se consideriamo che è la città dell’aspirante presidente Alberto Pasquali. Evidentemente l’obiettivo era quello di favorire un candidato a scapito di un altro”.

Team Nord Ovest compatto sotto il nome di Carlo Tavecchio: perché?
“Pensiamo che sia il candidato che ci rappresenta maggiormente. Tavecchio ha un peso politico importante a Roma e si avvale di uno staff non indifferente. Abbiamo l’impressione che Pasquali possa raffigurare la continuazione di un sistema che da troppo tempo vede le province di Bergamo e Brescia a decidere del destino della nostra regione. A conferma di ciò, basti pensare che alcuni consiglieri dimissionari si sono ricandidati nella sua lista. È giunto il momento di cambiare rotta”.  

Quali proposte vi hanno convinto di più?
“Se esaminiamo i punti avanzati da Tavecchio e Pasquali in campagna elettorale, ci rendiamo conto che non sono poi così diversi. A cambiare sono le persone e i rappresentanti, è questa la differenza sostanziale. Pensiamo che i nostri candidati consiglieri, delegati assembleari e revisori siano molto validi e crediamo in loro”. 

Cosa vi aspetterete nel momento in cui dovesse vincere Tavecchio? E cosa, invece, nel caso in cui a spuntarla fosse Pasquali?
“Ci aspettiamo di affrontare il post-pandemia attraverso protocolli adeguati, che permettano a tutti di ripartire in sicurezza. Questa è la speranza in cui tutti riponiamo, indifferentemente da chi vincerà le elezioni. L’auspicio è quello di poter contare su un presidente che sappia ascoltare concretamente le richieste delle società ed esponga a Roma le nostre esigenze. I club vogliono farsi sentire e il Team Nord Ovest è nato proprio con l’intento di dar voce a chi è in difficoltà. Sono tante le questioni che, negli ultimi mesi, hanno creato grossi problemi al movimento dilettantistico: dalla mancanza di fondi ai pagamenti obbligatori, fino alla recente Riforma Spadafora. Abbiamo sentito il bisogno di compattarci e sostenerci l’uno con l’altro”.

Il Team Nord Ovest porterà avanti il suo operato anche dopo le elezioni?
“Assolutamente sì. Stiamo lavorando per formalizzare legalmente la nostra posizione a sostegno dei nostri candidati consiglieri e delegati, ma soprattutto per continuare a dar voce alle società e difendere i loro diritti. Andremo avanti anche se non dovessimo avere rappresentanti all’interno del Comitato Regionale”.

Quando pensa che possa si potranno riprendere le attività sportive?
“Difficile a dirsi, dipenderà dalla curva epidemiologica. Fin quando la pandemia imperverserà in questa maniera, non penso che si potrà tornare in campo. Per far ripartire i campionati al 7 febbraio, come auspicato nell’autunno scorso, avrebbero dovuti farci ricominciare adesso con le preparazioni atletiche, ma ciò non è avvenuto. Servono almeno 3-4 settimane di lavoro per riacquisire il ritmo, pertanto credo che la data fissata per il mese prossimo rappresenti un’utopia”.

Dario Primerano

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