La storia del calcio dimostra che il più classico dei testacoda, con la prima della classe che affronta l’ultima, non è una partita da pronostico scontato e, al contrario, potrebbe riservare parecchie sorprese. Non è una sentenza, ovvio, ma è sicuramente ciò che si augura il Città di Varese, dal basso dei suoi 5 punti, nell’ospitare al “Franco Ossola” il Gozzano (in compagnia del Bra) che guarda tutti da lassù a quota 25.

I presupposti non sono certo dei migliori: le tante assenze, unite alle ultime uscite sul mercato di Guitto e Lillo (al momento non ancora pareggiate dalle entrate) consegnano a mister Rossi una rosa decisamente corta e una formazione pressoché scontata. Ai lungodegenti Disabato e Mamah si sono aggiunti Negri (uscito in ambulanza da Castellanza), Scampini e Beak che sono da valutare così come Siaulys. Il portiere lituano ha ricominciato ad allenarsi in gruppo, ma probabilmente sarà ancora una volta Lassi, in cerca di riscatto dopo domenica scorsa, a difendere i pali biancorossi. Polo sarà titolare sulla destra, Nicastri sulla sinistra, mentre al centro è confermata la coppia Mapelli-Parpinel; panchina per Petito, Aprile e l’ultimo arrivato Giugno. A centrocampo l’unico vero e proprio ballottaggio tra chi fra Romeo e Snidarcig affiancherà Gazo, anche perché Capelli avrà di certo il posto riservato sulla trequarti e davanti sono disponibili solo in tre: Otelè a destra, Minaj a sinistra e Balla al centro.

“Siamo ancora in fase di ristrutturazione – conferma Rossi –: abbiamo fatto le demolizioni necessarie, ora ricostruiremo. Siamo contati, la società sta facendo di tutto perché accada qualcosa in entrata, ma essere ultimi non facilita nemmeno il far arrivare i giocatori. Sono però cose che succedono e dobbiamo avere ora più che mai fiducia in noi stessi e affrontare nel modo migliore il Gozzano, la squadra che più mi ha impressionato fin qui”.

Il Gozzano arriva forse nel momento peggiore per il Città di Varese che paga ancora la bruciante sconfitta nel derby di Castellanza. “A livello psicofisico perdere così è stata una botta davvero pesante – ammette Rossi – e la squadra deve recuperare le energie per una partita che, a guardare i numeri, sembra già scritta: il Gozzano gioca con un 3-5-2 dal vertice basso, ma le due mezzali sono praticamente due esterni, davanti hanno due del calibro di Sylla e Allegretti che insieme hanno fatto 17 gol, e hanno un ’04 come Kayode che gioca con una personalità spaventosa. Per fortuna non sono i numeri ad andare in campo e dovremo esser bravi a fare in modo che tutto diventi possibile”.

I lati positivi sono rappresentati dalle prestazioni offerte nelle ultime due partite, ma il calendario dice che comunque sono arrivati 0 punti. Rossi ne è perfettamente consapevole: “Contro Arconatese e Castellanzese avremmo meritato di raccogliere almeno 4 punti; così non è stato e nella situazione in cui ci troviamo sarebbe fondamentale essere supportati anche dai risultati. Serve cattiveria, forse siamo troppo una squadra di bravi ragazzi, serve convinzione e serve voglia di centrare un grande risultato”.

Dall’altra parte il Gozzano potrebbe sottovalutare un Città di Varese in aperta crisi di risultati, ma Rossi taglia subito corto e conclude: “Nessuno ci sottovaluta. Il nome Varese in queste categorie ha una certa importanza e tutti vogliono venire qui a fregiarsi di una vittoria. Noi siamo consapevoli del fatto che ci aspetta una partita davvero impegnativa, un’autentica finale, e non è una frase fatta perché per noi ogni sfida è una finale. Dovremo essere più forti di tutti, dagli avversari alle situazione di mercato passando per gli arbitri, e venderemo cara la pelle”.

Matteo Carraro

1 commento

  1. Altra batosta in arrivo, mi chiedo perchè mai hanno voluto fare la serie D non essendo assolutamente all’altezza della situazione, sopratutto a livello dirigenziale !!!
    Era molto meglio proseguire il cammino intrapreso e fare una bella seconda categoria vincente….

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