Aria di cambiamenti in casa Città di Varese che, a differenza della scorsa estate (per ovvi motivi), comincia a strutturarsi per la prossima stagione ancor prima della fine dell’annata corrente. A tener banco è inevitabilmente il presidente Stefano Amirante, affiancato dal vice Stefano Pertile, che illustra l’organigramma futuro e annuncia le prossime mosse societarie.

Prima di guardare al futuro, tuttavia, per il presidente è doveroso compiere un passo indietro e chiudere definitivamente la stagione 2020/21. Il suo pensiero, a tal proposito, va in primis a Gianni Califano e Andrea Scandola che qualche giorno fa hanno già salutato il mondo biancorosso. “Li ringrazio entrambi – comincia Amirante – perché anche se non siamo sempre stati allineati sulle scelte lo siamo stati umanamente, tant’è vero che c’era stato un incontro con entrambi per vedere se c’erano i presupposti per continuare. Insieme siamo giunti alla scelta che era giusto interrompere il rapporto e la nostra separazione, come hanno detto loro, è stata assolutamente amichevole. A parte loro ringrazio anche tutte le persone che hanno aiutato il Città di Varese a realizzare un sogno perché non dobbiamo mai dimenticare che un’estate fa pensavamo di fare la Seconda Categoria”.

L’attenzione di Amirante si sposta poi sul Città di Varese 2.0 a cominciare dal Settore Giovanile, di cui la società aveva già dato qualche anticipazione nei giorni scorsi. “Ci vorranno almeno tre stagioni per ingranare al 100% perché partiamo da zero, dai campionati provinciali, ma fin da subito il nostro obiettivo è l’agonistica. Non ci interessano i numeri, ma le qualità e difficilmente sarà ipotizzabile più di un gruppo per annata. Il settore pre-agonistico, invece, sarà “popolare” nel senso che chiunque potrà giocarci e vantarsi, un domani, di aver giocato nel Città di Varese. I due settori saranno dunque ben distinti: fino all’agonistica non ci saranno filtri e speriamo di avere tanti numeri, dall’agonistica introdurremo dei criteri di merito”.

Sul discorso economico il Città di Varese aveva già annunciato di non voler fa pagare la retta al settore agonistico e Amirante lo conferma: “È una scelta forte perché per l’appunto noi faremo agonistica. Ma c’è di più, perché anche nelle categorie sottostanti riserveremo un 10% dei posti in tutte le annate a chi non può permettersi la retta; per farlo, ovviamente, useremo gli stessi parametri oggettivi che usano le istituzioni”. In mancanza dei proventi dalle rette, Amirante è ben attento a sottolineare: “Se possiamo farlo è perché qualcuno ci aiuta e il suo nome è Vito Rita. Vito prosegue idealmente ciò che faceva suo padre, ma rimarrà al di fuori della società e interverrà economicamente a livello personale, non con la sua azienda”.

Archiviato il discorso relativo al settore giovanile, arriva il momento di parlare della Prima Squadra e del nuovo organigramma. Il salto dalla Terza Categoria alla Serie D ha evidenziato alcune inevitabili lacune, e il Città di Varese intende darsi una struttura professionale orientata al professionismo. Il vertice della piramide rimarrà invariato, con Amirante alla guida e Pertile al suo fianco. “Sarò un presidente operativo – spiega Amirante –, non di proprietà, e mi occuperò a tempo pieno della società, così come Stefano che per noi è una presenza fondamentale dato che si dedica integralmente a tutto ciò che sente il bisogno di fare”.

Due figure nuove saranno quelle di Alessio De Carli, segretario, e Federico Mauro, responsabile della logistica. “De Carli negli ultimi quattordici anni è stato delegato provinciale della LND a Varese ed è un autentico colpo in prospettiva potenzialmente illimitata: è una persona con tanta esperienza, che sa cosa vuol dire avere un ruolo istituzionale, e mi aiuterà nei rapporti con il Comune per quanto riguarda la gestione dello stadio e dei vari permessi. Mauro si occuperà invece della gestione del nostro nuovo Centro Sportivo delle Bustecche”.

Altra nuova figura nell’organigramma biancorosso sarà il team manager Danilo Vago e proprio su questa figura si sofferma l’attenzione di Amirante: “Il team manager deve essere l’unico anello di contatto tra la squadra e la società, che si occupa di tutto, confrontandosi anche con l’area tecnica: gestirà i magazzinieri, farà da filtro con l’allenatore e i giocatori e tante altre cose. Non volevamo un ds, ma qualcuno di fiducia che avesse anche queste competenze, qualcuno che sappia stare nel suo ruolo e Vago era il profilo ideale: è stato il team manager della Primavera che ha fatto la finale contro la Roma e il ds del Busto81 che, di fatto, ci ha portato in Serie D”.

E la figura del ds? Non ci sarà – risponde Amirante –, almeno per come lo intendo io, perché un ds in senso classico è colui che sceglie un attaccante e lo porta indipendentemente da altre valutazioni. Ci sarà comunque un responsabile di mercato che lo farà a tempo pieno e, ovviamente, questa figura è Alessandro Merlin (come abbiamo anticipato qualche settimana fa). Sarà una voce forte della società e il suo compito consisterà nel contattare i calciatori, soprattutto della zona vista la sua conoscenza, per capire le loro richieste e la loro volontà di venire effettivamente qui; dalla rosa di candidati proposta si sceglierà poi chi prendere. Il fatto che Merlin abbia accettato con entusiasmo, considerando che ha un altro lavoro, rappresenta per me un valore aggiunto”.

Confermatissimi i mister Ezio Rossi, Neto Pereira e Gianluca Porro (per la Juniores) e il mercato del Città di Varese sarà gestito da una “commissione tecnica” composta dai mister, da Merlin, da Vago e da Roberto Verdelli che sarà il responsabile del settore giovanile. “Per quest’ultimo ruolo – continua Amirante – intendo più che altro un responsabile tecnico, una persona che ha conoscenze ma anche capacità in ottica qualitativa e, a tal proposito, l’unica persona possibile era proprio Roberto Verdelli”.

A completare l’organigramma saranno Marco Caccianiga (responsabile dell’attività motoria pre-scolare), Claudio Vincenzi (responsabile del settore femminile) e Vincenzo Basso (responsabile ufficio stampa e comunicazione). Su Filippo Lo Pinto, infine, Amirante commenta: “Ha già spiegato lui tutto ciò che c’era da dire. Con il suo lavoro sarebbe stato difficile proseguire a tempo pieno come vicepresidente e, di conseguenza, si è fatto da parte. Il rapporto resta comunque ottimo e continuerà a darci una mano. Cambierà dunque lo sponsor tecnico per la prossima stagione, e sulle maglie ci sarà la scritta Kappa”.

Il Città di Varese è pronto, la struttura societaria c’è, il Centro Sportivo delle Bustecche sarà disponibile per il 15 agosto, e la Prima Squadra comincerà la sua preparazione ad Albizzate a cavallo tra luglio e agosto (a seconda di quando comincerà il campionato). Lo staff tecnico è già definito, anche se sarà presentato a tempo debito, così come saranno annunciati solo dopo la firma i giocatori, restanti o nuovi arrivati. “La lista di Rossi c’è – conferma Amirante – e dal 2 luglio annunceremo chi resta e i primi nuovi acquisti. Il nostro obiettivo è arrivare alla preparazione con un 90% della rosa completa”.

Matteo Carraro

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