La Castellanzese ha concluso la stagione con uno spettacolare 5-1 sul Pont Donnaz che riflette le prestazioni offerte in campionato. A commentare la vittoria neroverde è chi questa squadra l’ha costruita, e Salvatore Asmini esordisce in grande stile commentando: “Il campionato non l’ha vinto il Gozzano ma la Castellanzese”.

“I meriti vanno a tutti coloro che vivono il mondo neroverde – continua il ds – a cominciare dalla famiglia Affetti che da 18 anni investe con costanza continuando a crescere. Negli ultimi otto anni abbiamo vinto quattro campionati, e se guardiamo al cammino di quest’anno vedo che abbiamo fatto qualcosa di ancor più straordinario. Per questo motivo dico che i veri vincitori del campionato siamo noi e abbiamo coronato il centenario della società in maniera incredibile”.

Sul futuro Asmini non si sbottona: “Oggi è la giornata di festa, ci godiamo questo risultato fantastico e i programmi li farò, e li ho già fatti con il presidente; quando sarà il momento li comunicheremo”. La Castellanzese vista quest’anno ha fatto sognare i tifosi e il segreto neroverde è presto detto: “La forza di questo gruppo è la serietà: anche nei momenti più difficili non c’è mai stato un disguido e abbiamo sempre seguito la filosofia dell’uno per tutti e tutti per uno. Noi siamo partiti male ma abbiamo avuto voglia di riprenderci e l’innesto di un certo Zazzi ha cambiato la fisionomia della squadra; e pensare che in tanti me l’avevano sconsigliato… Dopo il suo infortunio, comunque, la squadra ha dimostrato di aver assimilato il gioco e non l’hanno fatto rimpiangere”.

Gli fa eco mister Mazzoleni che commenta con un sorriso la prestazione di oggi: “Non potevo aspettarmi una partita più bella di questa: ho allenato un gruppo stupendo e la vittoria odierna è il coronamento di una stagione straordinaria. Meglio di così si può solo vincere”.

Il giusto commiato? – conferma Mazzoleni – perché da domani non sarò più l’allenatore della Castellanzese. Per far sì che i matrimoni funzionino bisogna essere in due e con un bel po’ di rimpianto finisco oggi la mia avventura a Castellanza: ho dato tutto me stesso e va bene così. Mi piange il cuore lasciare un gruppo così forte ma dopo due o tre anni è giusto provare nuove sfide; la vita va avanti e a Castellanza è importante che rimangano la famiglia Affetti, i colori e la passione che si è vista oggi”.

Sull’inchino finale al gruppo in mezzo al campo, Mazzoleni dichiara: “Come ho sempre detto ho finito da un pezzo le parole nei confronti di questa squadra ed è proprio ciò di cui stavo parlando ai ragazzi; l’inchino era par loro perché quel gesto vale più di mille parole. Lascio un gruppo straordinario che mi ha dato tanto, io spero di aver dato qualcosa, e di certo la Castellanzese ripartirà da una buona base. Ringrazio tutti coloro che ho conosciuto in questi anni”.

In chiusura c’è spazio anche per una battuta del presidente Affetti: “Ringrazio il mister per il lavoro svolto: noi abbiamo stupito tutti, forse anche noi stessi, per il cammino svolto, ma se guardiamo indietro vediamo che la Castellanzese ci ha abituato a vincere un campionato ogni due anni. È stata un’annata strepitosa e ricorderemo con orgoglio di aver vinto i playoff nell’anno del centenario. Chiamata dalla Serie C? Qualche riflessione l’abbiamo fatta e non mi sento di escludere nulla”.

Dall’altra parte mister Cretaz si ritrova a dover commentare una partita a due facce del suo Pont Donnaz: “Credo che abbiamo giocato 50 minuti come si deve. Il calcio vive di un sottilissimo equilibrio che noi abbiamo infranto con evidenti errori e dobbiamo solo fare il mea culpa. Credo che la sconfitta odierna sia più frutto di demeriti nostri che di meriti altrui, ma resta il fatto che la Castellanzese ha un attacco formidabile. Se in tre partite ci hanno fatto undici gol un motivo c’è, anche se alla fine in campionato sono arrivati solo un punto sopra di noi…”.

Al Pont Donnaz va comunque il merito di aver condotto una stagione eccezionale, ma a tal proposito Cretaz taglia subito corto:  “Adesso non parlo di quanto successo quest’anno. Venerdì andrò in vacanza, ma garantisco che prima di allora vedrete i fuochi d’artificio”.

Matteo Carraro

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