Nella giornata di ieri, è arrivato in Pallacanestro Varese uno dei primi tre tasselli, indicati come determinanti da parte del GM biancorosso Andrea Conti, che hanno seguito l’approdo sotto al Sacro Monte di Alessandro Gentile. Trey Kell sarà il nuovo playmaker della Openjobmetis Varese 2021/2022 con il compito di fornire alla squadra punti, idee, soluzioni e gioco, in un mix di fisicità ed atletismo che lo rendono giocatore molto duttile.

La sua stazza, 193 cm per 65 kg, gli permette di essere un elemento di assoluta pericolosità in termini di penetrazione in area e di duttilità anche come guardia, visti i tanti punti nelle mani e un passato nel ruolo. A Varese dovrà dimostrare di poter dare continuità e seguito a quanto di buono mostrato in Polonia lo scorso anno anche e soprattutto a livello di assist per i compagni, 5 di media nell’annata passata, coniugati ad una pericolosità offensiva davvero straripante.

Come profilo di giocatore, a livello di qualità tecniche, assomiglia a quel Phill Goss che a Varese ricordano con molto piacere, mentre a livello fisico e come primo impatto visivo si avvicina molto a Julyan Stone di Venezia.
Ciò che è sicuro è che Kell ha poco a che fare complessivamente con il suo predecessore nel ruolo, Michele Ruzzier, totalmente un altro tipo di playmaker per modo di giocare e caratteristiche.

L’acquisto, per quanto ai più sconosciuto, stuzzica molto i tifosi che si sono scatenati sui social al momento dell’ufficialità dell’operazione da parte della società biancorossa. Paul Cauvin commenta così: ”Speriamo segua le orme di David Logan pure lui ex campionato polacco”, seguito da Alessandro Casartelli: ”E’ una scommessa, speriamo vincente!” e Fabio Bassi che lancia un chiaro: Go Varese”.

Non solo positività però tra i supporters ma anche un po’ di remore per il campionato di provenienza, quello polacco, non certo tra i più competitivi in Europa, come sottolinea Fabio Terreni: ”Mamma mia… CAMPIONATO POLACCO!!!!”, oppure Alberto Rampinini che dice: ”Dal campionato polacco abbiamo preso spesso dei giocatori modesti, speriamo di non dover pentirci per poi rimediare a metà stagione, non lo conosco e magari ci darà delle soddisfazioni… Benvenuto!!!”.

Dubbi che non riguardano solo il torneo da cui Kell proviene ma anche le qualità del giocatore stesso che, ovviamente poco conosciuto, dovrà sapersi far amare e dimostrare tutto il suo valore davanti ad una piazza esigente come quella biancorossa. Michele Micky Petrella è critico con la scelta societaria: ”Con tutto il rispetto ovviamente… ma visto che siamo nel periodo dei saldi… Non aggiungo altro”, così come Marco Carrani che si lascia andare ad un iconico: ”Chi è costui?” ed Andrea Marchesi che è ancora un po’ disorientato dalla campagna acquisti varesini, non solo legata all’ultimo acquisto di Kell: ”Per ogni nuovo acquisto ho dovuto cercare con Google per sapere chi fosse. Spero di sbagliarmi, ma non mi sembra una bella cosa”.

Come detto, Kell è playmaker atipico, cresciuto professionalmente come guardia ha iniziato a specializzarsi di più nel ruolo soprattutto nella scorsa annata, un dato, questo, che non è sfuggito all’occhio vigile dei tifosi che subito fanno notare questa cosa, come dice Simone Colombo: “Per quanto sono informato ero convinto che fosse una guardia pura”, seguito a ruota da Stefano Ronca Ronchetti che suggerisce anche qualche possibile nome di mercato alla dirigenza: ”Benvenuto e Buon Lavoro… Comunque mi aspettavo un Play puro alla Craft… Andrea Conti C’è libero Dario Hunt…Pensaci”.

Alessandro Burin

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