7 luglio 2013, Domenica. Ovvero il giorno dopo. Una giornata di festa per i vincitori, di riflessione per gli sconfitti, di recupero forze per entrambi gli schieramenti e anche per tutti coloro i quali hanno lavorato alla realizzazione del Super Bowl XXXIII. Caratterizzato, sul campo, dalla riconferma dei Panthers Parma, imperturbabili di fronte a qualsiasi tentativo di rovesciare il loro predominio, e fuori dal campo da un’organizzazione pressoché perfetta, che ha saputo onorare le finaliste, il pubblico, l’importanza dell’occasione e anche, con un tocco delicato, la squadra locale, le Aquile Ferrara, premiate per l’attività dalla fondazione (1981) ad oggi e rappresentate da oltre 300 giocatori del presente e del passato.
Capo chino per ricordare i giocatori deceduti, sguardi al cielo durante gli inni nazionali (quello americano viene tradizionalmente eseguito in onore del paese che ha creato il football), occhi sul campo e sui numerosi big play – le azioni spettacolari, con grande guadagno di yard – e alla fine le mani in alto, con quattro dita a simboleggiare il quarto titolo assoluto, e consecutivo, dei Panthers, vincitori per 51-28 sui Seamen Milano (parziali: 23-7, 14-13, 14-0, 0-8).
Una partita indirizzata subito a favore dei tre volte campioni, quando alla seconda azione d’attacco dei Seamen Jared Karstetter, wide receiver e cornerback dei Panthers, ha causato un fumble di Flavio Piccinni – infortunatosi nell’azione – ricoperto da Matteo Reverberi, defensive tackle parmigiano, sulla linea delle 29 yard milanesi. E da lì in quattro azioni i Parma andava avanti 7-0 a 10’04” dalla fine del quarto, con il lancio di Tommaso Monardi per Tommaso Finadri, 11 yard, trasformato da Andrea Vergazzoli. I Seamen in realtà hanno pareggiato subito, a 7’49” dalla conclusione della prima frazione, con un lancio di 31 yard di Blake Bolles per Stefano Di Tunisi, con trasformazione dello stesso Di Tunisi, ma 2’ esatti dopo (5-‘49” da giocare) si andava sul 14-7, lancio di 51 yard di Monardi per Finadri sul lato sinistro, e trasformazione di Vergazzoli. Alla prima azione dei Seamen, dalle 25 difensive, Karstetter ha poi intercettato Bolles ritornando per 12 yard, ma Shawn Abuhoff a sua volta ha intercettato Monardi in end zone, uscendone per 6 yard. Posizione di campo difficile per i Seamen, subito puniti da Simone Bernardoni, che placcava Bolles in end zone per il safety (2 punti) del 16-7 a 2’35” dalla fine. Free kick dei Seamen e sul possesso di palla grandioso ritorno di Finadri fino alle 16 milanesi, uno dei 5 tocchi di palla di Finadri che gli hanno dato un totale, tra ritorni e ricezioni, di 218 yard. In cinque azioni arrivava il td pass di Monardi per Ryan Christian nell’angolo lontano destro della end zone, 13 yard e 23-7 Panthers a 12” dalla fine del primo quarto. Nel secondo i Seamen hanno segnato due spettacolari touchdown su lancio, entrambi da 51 yard, ma il loro momento di euforia è durato poco in entrambi i casi: nella prima occasione, la bella ricezione di Vezzoli per il 23-13 (calcio bloccato) a 10’15” è stata vanificata dalla corsa in td per 41 yard di Alessandro Malpeli Avalli 20” dopo (30-13 il punteggio), nel secondo (Bolles per Di Tunisi, calcio di Vezzoli, 30-20 a 3’02”) i Panthers hanno gestito bene il tempo entrando in end zone con lo stesso Monardi con una corsa di 5 yard a 39” dall’intervallo, in un drive caratterizzato da altre due corse del quarterback di fronte alla buona copertura dei suoi ricevitori effettuata dai Seamen.
La gara si è virtualmente chiusa nel terzo quarto, con il touchdown di Karstetter su lancio di Monardi a 7’09” dalla fine (calcio aggiuntivo di Vergazzoli e risultato sul 44-20) e di Christian su corsa di 54 yard a 4’10” (51-20). Nell’ultimo quarto, relativamente al punteggio, solo la ricezione e corsa di Jeff Souder per 36 yard a 3’33” dalla fine (2 punti di Vezzoli su lancio), anche se la cronaca ha annotato, purtroppo, anche l’infortunio di Karstetter (frattura dell’avambraccio), che ha impedito al valoroso giocatore americano di festeggiare il trionfo con i compagni di squadra.
Le statistiche finali dicono che i Panthers hanno guadagnato 494 yard di cui 331 su corsa, grazie ai due Mvp, italiano e americano, Malpeli Avalli (20 corse per 156) e Christian (16 corse per 171), per una media di 7.6, con Monardi a completare 10 lanci su 20 per 163 yard, 4 touchdown e un intercetto: per i Seamen, 310 yard totali (6.3 di media), 17 corse per 42 yard causate un po’ dall’andamento della partita un po’ dall’assenza di Danilo Bonaparte e dall’immediato infortunio di Piccinni, un Bolles da 15 completi su 32 per 268 yard, 4 touchdown e 2 intercetti.
Bernardoni è stato premiato come Mvp difensivo, mentre il trofeo dedicato alla memoria di Angelo Spalluto, uomo di linea d’attacco delle Aquile, è andato ad Andrea Bonato, tackle sinistro della solidissima linea dei Panthers.
GLI MVP DELLA STAGIONE
Ecco i migliori giocatori della stagione IFL ruolo per ruolo.
Quarterback: Tommaso MONARDI (Panthers Parma)
Running back: Alessandro MALPELI AVALLI (Panthers Parma)
Wide receiver: Gianluca SANTAGOSTINO (Seamen Milano)
Offensive lineman: Matteo FERRARI (Panthers Parma)
Special team/Kicker: Andrea VERGAZZOLI (Panthers Parma)
Special Team/returner: Mattia PARLANGELI (Warriors Bologna)
Defensive lineman: Simone BERNARDONI (Panthers Parma)
Linebacker: Daniele PEZZA (Rhinos Milano)
Defensive back: Daniele FRANCIONI (Marines Lazio)
Americano: Shawn ABUHOFF (Seamen Milano)
Rookie: Gianluca SORTENI (Seamen Milano)
CLASSIFICA FINALE
GIRONE A
Panthers Parma* .875 (7-1); Seamen Milano* .625 (5-3); Giants Bolzano* .375 (3-5); Sampla Belting Rhinos Milano .250 (2-6).
GIRONE B
Warriors Bologna* e Dolphins Ancona* .625 (5-3); Hogs Reggio Emilia* .375 (3-5); MisterSex Lazio Marines .250 (2-6).
*=qualificati per i playoff
press@iflleague.it