Definire scottante la situazione in casa Openjobmetis Varese dopo la sconfitta pesantissima contro Reggio Emilia per 67-106 è dire poco. Alle difficoltà oggettive di una squadra che ad oggi tale non è, slegata e senz’anima né identità, si aggiunge ora il caos societario portato dalle dimissioni del GM Andrea Conti che ha preso una scelta tanto forte quanto legittima, ma che sicuramente ora rende la situazione ancor più calda.

In un momento di così forte spaesamento dei tifosi e di tutto l’ambiente biancorosso, per una stagione che già alla quinta giornata si trova di fronte una svolta brusca ed improvvisa, la società mette la voce e prende una posizione nelle parole del membro CDA Thomas Valentino che descrive così la situazione: “E’ un momento difficile, questo è innegabile. La batosta in campo e le dimissioni di Andrea sono un colpo non forte, fortissimo. E’ giusto che la gente sappia come stanno le cose, senza nascondersi dietro ad un dito. La nostra situazione economico finanziaria è grave. Noi ogni anno cerchiamo di fare la squadra senza certezze e con il budget che abbiamo a disposizione. Da quando sono qui, ci sono stati progetti e parole mai mantenute. Ciò che si è fatto sul mercato lo si è fatto cercando di acquistare il meglio con ciò che avevamo. Non si può andare avanti pensando di vivere una realtà che ad oggi non esiste. Io prima che dirigente, sono un tifoso sfegatato della Pallacanestro Varese e ora sono arrabbiato tanto quanto la gente che è venuta al palazzetto a vedere la bruttissima prestazione che abbiamo messo in campo. Penso, però, che buttare tutto in questo momento non sia la soluzione, bisogna stare tutti uniti. Alcuni giocatori devono avere una faccia diversa in campo“.

A questo proposito è forte lo sfogo del Delegato Marketing biancorosso che dice: “Sono molto preoccupato per le facce dei giocatori. Sarebbe giusto e meglio che si facesse un face to face pesante, perché anche la reazione di Egbunu di sicuro nascondeva qualcosa di più ampio che non la sola rabbia per esser stato richiamato in panchina. Credo anche che non dobbiamo far figli e figliastri ma considerare tutti importanti e sullo stesso livello. Solo così possiamo uscirne ed in fretta. Da adesso il mio ruolo è quello di ributtarmi in strada per cercare l’ennesima risorsa, ma capite che non si può nemmeno andare avanti così, questo la gente lo deve sapere, la realtà di Varese è questa“.

E’ chiaro che la questione campo è forte, ma è ancora più forte il tema dell’addio di Conti dalla carica di General Manager, su cui Valentino si esprime così: “Sono molto dispiaciuto dell’addio di Andrea, una persona che ho imparato a conoscere in questa esperienza e che ammiro per l’abnegazione e la passione con cui ha lavorato per la Pallacanestro Varese. Lui non faceva solo quello che va a scegliere i giocatori, ma se c’era bisogno di incontrare un possibile nuovo sponsor anche di 3000 o 4000 euro prendeva la macchina e veniva da Cremona. Non è neanche vero che il suo rapporto con Caja sia stato sempre disastroso come ha detto il coach di Reggio perché per diverso tempo hanno sempre collaborato con grande armonia e profitto e si vedeva in campo. Le sue dimissioni ora fanno rumore ma voglio dire che non c’è stata da parte della società alcuna sovrapposizione di ruoli tra lui e Scola, che ha presentato un progetto che parte da questa estate e che ora deve imparare a muoversi e conoscere il mondo dirigenziale italiano. Andrea può aver percepito la sua investitura ad AD come un qualcosa che non lo lasciava tranquillo nel lavorare come prima, ma non c’è stata alcuna sovrapposizione di ruoli. La sconfitta contro Reggio Emilia è di tutti, non c’è alcuna rivincita o rivalsa su qualcuno su qualche d’un altro in società, questo sia ben chiaro. Quando Andrea ha preso la decisione di dimettersi ho cercato di dissuaderlo ma non c’è stato nulla da fare, mi dispiace molto”.

Alessandro Burin

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