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Veste i colori della Castellanzese da novembre 2019 e quest’anno indossa anche la fascia da capitano: Xhulio Alushaj è un difensore centrale, ma nel corso della sua carriera – in cui ha vestito maglie prestigiose come quelle di Lecco, Caravaggio, Mapello, Bustese e Olginatese – ha dimostrato di potersi adattare e sentire a suo agio anche in fase offensiva ricoprendo il ruolo di terzino sia destro che mancino.
Dopo tre anni, potrà sembrare banale, ma come ti trovi a Castellanza?
“Quando nel 2019 sono stato chiamato dalla Castellanzese non pensavo di trovare un ambiente così professionale. La Castellanzese è una società seria, solida e che non ci fa mai mancare nulla: i traguardi raggiunti sono il risultato di tutto quello che c’è dietro, dal presidente, al direttore, ai preparatori, ai magazzinieri”.
Come hai vissuto e cosa ha significato il rinnovo di quest’anno?
“Il presidente è una persona ambiziosa e seria, il direttore ha vissuto il calcio vero e diciamo che il continuare a vestire i colori neroverdi è venuto da sé, il rinnovo è stato veramente un qualcosa di naturale”.
Cosa ne pensi di questa stagione e della rosa neroverde? L’inizio non è stato dei migliori…
“Da quando ho sposato il progetto, sono sempre stato molto fiducioso; non c’è nulla che non vada bene rispetto allo scorso anno. Sono stati scelti giocatori di qualità, ma è ovvio che ci serviva tempo per conoscerci al meglio”.
La partita di Casatenovo ha segnato un po’ la svolta, da lì qualcosa è cambiato e sono arrivate prestazioni e poi vittorie importanti contro “teste di serie” del girone B.
“Con la Casatese abbiamo toccato il fondo e abbiamo capito che dovevamo cambiare registro nell’immediato, per gli sforzi della società in primis e poi per le ambizioni di ognuno. Siamo consapevoli di non avere nulla in meno rispetto alle squadre che ci stanno davanti in classifica. Squadre come Desenzano e Sangiuliano ci permettono di giocare di più e così vengono fuori anche le nostre caratteristiche, come la qualità di tanti giocatori come Chessa, Ferrandino e via dicendo; con le squadre che hanno qualcosa in meno a livello di qualità compensano con il ritmo e quindi ti fanno giocare meno”.
Domenica la Castellanzese sarà impegnata nel derby con il Legnano: una partita che da sempre ha un sapore diverso.
“In questi anni ho capito che è una partita davvero particolare; per noi è derby per loro no, ma i risultati sul campo parlano: vorremmo continuare ad avere il predominio nel derby. Quando sono arrivato a Castellanza nel 2019, la partita con il Legnano è stata quella della svolta e infatti il girone di ritorno è stato completamente diverso”.
La fascia da capitano: cosa significa indossarla ogni domenica?
“La fascia è un motivo di orgoglio, ma anche una grande responsabilità. Cerco di trasmettere ai miei compagni quello che fa parte di me: umiltà, voglia di lavorare e convinzione. Ringrazio la società per questo ruolo che come dice sempre il Direttore è un onore che porta oneri. Spero di dare il massimo per ripagare la fiducia della società”.
All’inizio di ogni partita chiami i tuoi compagni per nome uno ad uno…
“Un modo per tenerli sul pezzo sin da subito e per farci sentire tutti parte integrante di qualcosa, dal più giovane al più esperto”.
Martina Crosta
(foto Aldo Massarutto)