Dopo aver centrato i playoff nella passata stagione l’Azzurra Mozzate si prepara ad affrontare il campionato con l’obiettivo di rientrare nelle prime cinque: quest’anno il Girone A di Prima Categoria è molto competitivo e sono parecchie le squadre che puntano alla testa della classifica.

L’Azzurra Mozzate ha da poco ripreso ad allenarsi con grande determinazione e intensità. A causa del Covid, il nuovo mister Cristian Piazzi (nella foto in alto da giocatore con la maglia del Tavernola) non ha potuto seguire i suoi ragazzi nei primi giorni di preparazione, ma è rimasto molto soddisfatto dai resoconti del suo staff. Dopo due anni senza allenare, Piazzi non vede l’ora di tornare a sedere in panchina, per poter rivivere le sensazioni del campo.

Soddisfatto del mercato?
“Con il DS Canino abbiamo allestito una squadra forte. Avevamo delle lacune in alcuni reparti e siamo andati a colmarle. L’unico nodo che non siamo ancora riusciti a sciogliere è quello legato alla prima punta. Abbiamo rinforzato l’attacco: ci sono tanti giovani di grande qualità ma nonostante i nostri tentativi, non siamo riusciti a prendere il “numero 9″ da 20/25 gol a stagione. Con questo ovviamente non intendo dire che non sono contento del mercato, anzi, ma se capiterà l’occasione giusta non ce la faremo sfuggire. Se non dovesse arrivare questo tipo di giocatore andremo a sopperire questa mancanza cercando di spalmare i gol tra tutti i giocatori”.

Come ha visto i ragazzi?
“Purtroppo a causa del Covid non sono riuscito a seguire i primi allenamenti. Mi è dispiaciuto molto soprattutto perché, essendo anche io nuovo qui, avrei preferito assistere alle prime sessioni per entrare sempre di più nell’ambiente. Sono però in costante contatto con lo staff e mi hanno assicurato che i ragazzi si sono messi subito al lavoro con grande disponibilità e dedizione. Non vedo l’ora di cominciare a lavorare con questo gruppo”.

Quali sono i vostri obiettivi stagionali?
“L’anno scorso la squadra ha centrato i playoff quindi penso debba essere candidata di diritto per entrare nelle prime cinque. Tenteremo di stare nel gruppone di testa fino in fondo e se ci saranno le condizioni anche di vincere il campionato. Il girone è davvero molto forte quindi non sarà facile, ma noi ci proviamo”:

A proposito del girone; cosa ne pensa?
“Conosco bene alcune piazze e delle altre ho sentito parlare molto bene. Anche i miei colleghi concordano nel dire che sia un girone particolarmente competitivo. Le retrocesse dalla Promozione hanno già dichiarato di  voler vincere il campionato, ma anche le altre squadre mi sembrano decise a fare bene. Tutte si sono rafforzate: sarà un campionato difficile ed equilibrato. Noi cercheremo di dare filo da torcere a chiunque”.

Quali sono le motivazioni che la spingono ad allenare?
“Per allenare devi avere qualcosa dentro: io la considero una missione. Quando giocavo mi dicevano già che ero un allenatore in campo, quindi penso che continuare in panchina fosse qualcosa di naturale. Mi piace percepire l’adrenalina della partita, sentire l’odore del campo, respirare l’aria carica di tensione in uno spogliatoio, assaporare una vittoria o digerire una sconfitta. Quando non alleno studio per capire dove migliorare la squadra e vedere poi i risultati che ripagano il lavoro svolto durante la settimana non ha prezzo. Dopo due anni fermo, ora non vedo l’ora di tornare a sedermi in panchina”.

Giovanni Enrico Civelli

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