Brutta, anzi bruttissima disavventura, quella accaduta alla velocista 22enne di Gallarate Vittoria Fontana. L’atleta della Nazionale, vittima probabilmente di una presunta intossicazione alimentare, recatasi al Pronto Soccorso dell’Ospedale Sant’Antonio Abate, non è stata per nulla accolta nel migliore dei modi, anzi.

A spiegare l’accaduto è stata la stessa Fontana tramite i propri social, raccontando come “dopo cinque ore di dolori lancinanti allo stomaco decido di andare al pronto soccorso, dove una gentilissima infermiera non mi fa nemmeno entrare in codice verde“. L’atleta racconta di essersi presentata in lacrime, piegata in due dal dolore tanto da fare fatica a reggersi in piedi.

Questo però, stando a quanto raccontato dalla Fontana, non sarebbe bastato a far cambiare atteggiamento all’infermeria, in quanto, racconta Vittoria: “Le spiego che è da quattro giorni che vomito e vado di corpo, l’unica domanda che mi fa è: “Il dolore da 0 a 10 quanto è? Conti che il 10 è l’amputazione del braccio”. Perdo la pazienza e le rispondo male, ma ero davvero stanca di stare in piedi ad aspettare. Mi prende e mi manda via senza dirmi nulla, senza nemmeno darmi indicazioni su cosa fare. Probabilmente questa avrà pensato che tornavo ubriaca dalla serata del sabato sera e mi ha mollato lì. Sono tornata a casa e mi sono rimessa a letto ancora sofferente“.

Un brutto episodio per il quale la stessa atleta ha fatto sapere che non finirà qui la questione.

Redazione

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