Varese, camaleonticamente Varese. Possiamo definirla così l’OJM vista in campo a Napoli. Una squadra capace di martellare con continuità il ferro avversario, ma questa non è certo una novità. Una squadra capace di cambiare pelle e passo dopo 20′ in cui la difesa era la grande assente. Infatti, dopo i 62 punti concessi nel primo tempo, Ross e soci hanno chiuso a doppia mandata l’area, costretto Napoli a faticare nel trovare soluzioni facili e quei 31 punti a referto nella ripresa hanno cambiato completamente volto al match con una Varese padrona assoluta del campo.

Un successo netto e meritato per una OJM che è tornata a vincere dopo un mese – anche se va ricordata che a febbraio c’è stata anche la pausa per le nazionali – e che sospinge fortemente le mire playoff anche alla luce della spaccatura odierna della classifica, con il gruppone delle cinque quarte che vanta quattro punti di vantaggio sul duo Venezia-Trieste. Una spaccatura che potrebbe acuirsi alla luce del viaggio dei giuliani in terra bresciana e del big match fra Reyer e Virtus Bologna. Insomma, bisogna approfittare di questo turno potenzialmente favorevole per mettere ulteriore fieno in cascina.

Potenzialmente perchè Varese gioca in casa dato che la statistica parla di un Varese 0 Pesaro 2. Questo, fino ad oggi, il bilancio degli scontri stagionali fra la formazione bosina e i marchigiani, capeggiati da quella vecchia volpe delle panchine che risponde al nome di Jasmine Repesa. Freschissimo il ricordo del quarto di finale di Coppa Italia. Così fresco che siamo certi che Caruso e compagni vorranno restituire il maltolto con gli interessi alla formazione pesarese. La quale, a tutt’oggi, è alla ricerca di un sostituto dell’infortunato Mazzola che fu decisivo nella gara di andata in campionato.

Reduci dal sonoro -30 casalingo contro la lanciata Brindisi di questo periodo, Tambone e compagni arriveranno animati da una sana voglia di rivincita sotto il Sacro Monte con Repesa che ha fatto mea culpa per non aver pressato la società per un sostituto del sopra citato Mazzola: il rinforzo tanto richiesto è arrivato, con Pesaro che ha ufficializzato nella giornata di mercoledì il ritorno di Austin Daye ma che molto probabilmente, per motivi squisitamente tempistici, non sarà in campo sabato, dovendo arrivare da Taipei. Pesaro è comunque squadra dotata di fisico e centimetri: sarà necessaria tanta difesa stile ripresa contro Napoli per avere la meglio dei pesaresi.

In regia troviamo l’ex varesino Tambone che alla terza stagione in riva all’Adriatico produce 7,3 punti con il minutaggio più alto di sempre: 24′ a gara. Insieme a lui Moretti: il 24enne play guardia figlio d’arte viaggia a 12,1 punti col 37% dall’arco. Con lui il pretoriano di Repesa, Gudmundsson: voluto anche alla Fortitudo l’anno scorso, il coach croato lo ha scelto nuovamente per la Vuelle. Ottimo difensore e uomo squadra, all’occorrenza l’islandese sa anche segnare anche se questa non è la portata principale della casa. In ala troviamo Riccardo Visconti, rinfrancato e caricato dall’ottimo esordio in Nazionale, e l’eterno Carlos Delfino. Già perchè a 40 anni suonati – e saranno 41 ad agosto – l’argentino non smette di essere determinante: 16 punti nell’ultima uscita e 5,4 in 16′ in una prima parte di stagione con qualche piccolo acciacco. In ala forte non ci sarà Charalampopoulos, fermato dalla lesione al muscolo adduttore lungo della gamba destra, rimediata contro Brindisi la scorsa settimana, mentre ci sarà Cheatam. Il californiano è uscito dal college di Akron (vi dice niente questo nome?) e, dopo non esser stato scelto al draft, ha iniziato la sua carriera in Europa in Belgio. Poi Bulgaria, Francia, Israele e l’ultima tappa in Spagna a Fuenlabrada fino alla chiamata di Pesaro dove sta producendo 13,5 punti col 36% da 3 e 5,8 rimbalzi. Sotto canestro c’è Totè, fuori per problemi alla schiena nell’ultima uscita, e il centro serbo Dejan Kravic. Scappato dalla guerra  con la famiglia quando aveva 4 anni e ritrovatosi in quella terra di hockey che è il Canada, Kravic è un pivot con mani morbide, grande uso del piede perno e tanta intelligenza cestistica.

Occhio a…Abdur Rahkman

In guardia attenzione al pericoloso Abdur-Rahkman, giocatore capace di accendersi in pochi minuti e guardato a vista da Brown nelle precedenti puntate: 15,9 punti, ma anche 3,8 assist di media a testimoniare la sua capacità di creare per sé, ma anche per i compagni. Rahkman rappresenta sicuramente una delle scoperte più belle di questo campionato. Attaccante dalle mani qualitativamente dotatissime, l’esterno pesarese, 196 cm per 83 kg, si sta rivelando guardia completa, capace di segnare sia da fuori che di attaccare il ferro con grande abilità. Una scommessa vinta dalla Carpegna Prosciutto che ha deciso di puntare su di lui dopo l’esperienza con i Cleveland Canton Charge in G-League, dove ha viaggiato a 7 punti di media in 3 anni, dal 2018 al 2021 e poi lo scorso anno al Legia Varsavia. Insomma, un giocatore non certo sotto i riflettori nel mercato estivo che si è preso le luci della ribalta a suon di punti e ottime prestazioni, a cui Varese dovrà fare molta attenzione

Matteo Gallo

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