
Novanta minuti per un sogno con la F maiuscola, quella Finalissima che a Cassano coccolano e venerano come uno dei più importanti traguardi dell’anno. La chiave di volta della stagione rossoblù passa da questa semifinale di ritorno di Coppa Lombardia in casa del Pianico, formazione ostica che già all’andata ha dimostrato di avere gamba e qualità per dar fastidio, per prendersi con forza un successo al valore di “Passaggio del turno”.
Ma di contro c’è l‘Union Villa Cassano, formazione giovane, fresca, di temperamento, così spensierata che a volte quella stessa spensieratezza diventa un’arma a doppio taglio, quasi una “scusa” che nasconde una personalità vera ma talvolta non audace quanto servirebbe.

“Bisogna fare un passo in più, adesso, è giunto il momento” commenta con sincerità il capitano Edoardo Paroni. Terzino, classe ’98, fu proprio lui all’andata ad aprire le marcature, ma al triplice fischio finì 1-1 (nel calcio dilettanti vale ancora la regola dei gol in trasferta con doppio valore in caso di pareggio).
“Io che mi informo un po’, che provo a seguire anche altri gironi, immaginavo che Pianico fosse una squadra ostica, è tipico delle formazioni bergamasche, e così si è rivelata, siamo stati bravi a passare in vantaggio ma non altrettanto a costruire l’azione giusta per chiuderla, loro non hanno mollato, ci hanno dato fastidio, hanno dimostrato anche di avere delle buone qualità, ed alla fine hanno strappato un gol che ha un certo peso, ora però li conosciamo un po’ di più, sappiamo che gara dobbiamo fare“.
Come vi siete preparati a questa semifinale?
“Bene, molto bene, l’allenamento di ieri sera (martedì) è stato intenso, curato nei dettagli, intrapreso con tanta determinazione, ho visto i miei compagni davvero convinti, è per questo che dico che è giunto il momento di fare quel salto che ci siamo prefissati di fare da inizio stagione e che ancora, invece, non abbiamo compiuto a pieno“.
Vi presentate a questa gara, però, dopo una prestazione non brillantissima: a Tradate è arrivata una sconfitta frutto di una partita sottotono…
“È vero, hai ragione, e deve essere uno stimolo in più perchè noi non siamo quelli, in campionato passiamo da prestazioni super a gare un po’ così così, ci manca la costanza come dimostra la classifica”.

Campionato, coppa, ancora campionato, poi il recupero con la Valceresio: questo periodo così intenso e fitto di impegni, non rischia di portarvi ad un dispendio di energie superiore alla media?
“Il rischio ovviamente c’è e quando si parla di energie si parla sia di quelle fisiche che mentali, sta a noi, dobbiamo essere bravi noi affinché non sia così, anche perchè non è nostra intenzione snobbare l’una o l’altra competizione, vogliamo giocarci le nostre carte fino in fondo“.
Da capitano cosa hai chiesto o cosa chiederai ai tuoi compagni prima di questa partita?
“Premesso che sono un capitano silenzioso, parlo in campo ma parlo soprattutto con i fatti, faccio la corsa in più, una chiusura, provo a dare l’esempio, detto ciò domani è un’occasione speciale, la Coppa ci ha sempre fatto tirare fuori quel qualcosa in più, ai miei compagni chiederò orgoglio, abbiamo fatto un percorso bellissimo, comunque andrà dovremo uscire dal campo a testa alta”.
Appuntamento alle ore 15.30 presso il campo comunale di Pianico.
Mariella Lamonica