BESOZZO – Si spartiscono la posta in palio Verbano e Ardor Lazzate, al termine di un match bloccato e con poche emozioni. Meglio i brianzoli nella prima frazione, mentre nella ripresa i ragazzi di Celestini crescono, ma senza riuscire a trovare la via del goal: a Besozzo finisce 0 a 0.

PRIMO TEMPO – Il primo pericolo del match viene creato dal Verbano dopo cinque giri d’orologio: sugli sviluppi di un corner, Caputo mette un insidioso tiro-cross che sfiora la traversa, dando solo l’illusione del goal. La risposta dell’Ardor arriva al 10′, quando Fogal dalla destra crossa al centro per il colpo di testa di Mzoughi, che colpisce il palo esterno e finisce sul fondo. Due minuti più tardi, i padroni di casa hanno una doppia occasione: prima la punizione di Colombo viene deviata da un attento Ferloni, poi il colpo di testa di Fabiani sul corner seguente finisce tra le braccia del portiere. Alla mezz’ora tornano a farsi vedere i brianzoli: lancio lungo di Sandrini, Garavaglia e Fabiani non si capiscono e la sfera termina a Fogal che calcia, ma Garavaglia recupera la posizione e blocca senza difficoltà. Nel finale l’Ardor ha l’occasionissima: Zucchetti tiene vivo un pallone destinato sul fondo e mette al centro per il colpo di testa di Artaria, che da pochi passi e a porta sguarnita non trova però lo specchio. All’intervallo è così 0 a 0.

SECONDO TEMPO – Parte meglio il Verbano, che schiaccia fin da subito l’Ardor nella propria metà campo, ma senza riuscire a creare occasioni nitide: solo al 10′ Pedrazzini spizza il pallone sulla rimessa laterale di Federici e Pasello colpisce di testa, ma è debole e facile per Ferloni, mentre al 21′ anche la punizione di Colombo finisce tra le braccia del numero 1. Tre minuti più tardi il Verbano ha l’occasione più grande della partita: Tramutoli chiude il triangolo al limite con Pedrazzini che calcia, ma Ferloni è super e si distende deviando la sfera, mentre sulla respinta è fondamentale l’intervento di Mzoughi per anticipare Colombo. Il primo vero affondo dell’Ardor arriva al 37′ con il colpo di testa di Corioni su corner, che non inquadra però lo specchio. E’ l’ultima emozione del match: al termine dei novanta minuti è 0 a 0.

I MIGLIORI IN CAMPO
Federici (Verbano) 6.5: attento in fase difensiva, spinge per tutta la partita senza paura creando diversi pericoli nella retroguardia brianzola.
Ferloni (Ardor Lazzate) 6.5: gioca con sicurezza e attenzione nonostante la giovanissima età e tiene a galla i suoi con un miracolo nella ripresa.

I COMMENTI
Celestini (allenatore Verbano): “Molto meglio rispetto a domenica scorsa, abbiamo dato tutto contro una squadra tosta e solida. Risultato giusto, ci sono state poche occasioni da entrambe le parti ma l’importante era non subire, visto che subivamo goal da 15 partite. Ora dobbiamo fare punti per evitare i payout e stringere i denti per arrivare a maggio e mantenere l’Eccellenza”.
Stincone (allenatore Ardor Lazzate): “Prestazione generosa, è stata una partita sporca e fatta di prime e seconde palle. Non un buon approccio, ma ci siamo sistemati a lungo andare, però possiamo fare molto di più. Ora passiamo una buona Pasqua e da martedì pensiamo alla Pontelambrese, visto ci sono poche squadra in pochi punti e sarà fondamentale”.

IL TABELLINO
VERBANO-ARDOR LAZZATE 0-0
Verbano: Garavaglia 6, Federici 6.5, Caputo 5.5, Pasello 6, Fabiani 6.5, Fasoli 6, Pedrazzini 5.5, Morlandi 6, Dilernia 5.5 (11′ st Tramutoli 6), Colombo 5.5, Di Marco 6. A disposizione: Piagni, Tagliabue, Coulibaly, Ferrari, Medici, Dalloco, Ponti, Rondanini. Allenatore: Celestini.
Ardor Lazzate: Ferloni 6.5, Zucchetti 6.5 (37′ st Bonfanti sv), Mzoughi 6, Guanziroli 5.5, Marioli 6, Sandrini 6.5, D’Onofrio 5.5 (20′ st Nicastri 6), Artaria 5.5 (40′ st Bianchi sv), Corioni 6.5, Fogal 6.5, Corona 6. A disposizione: Barlocco, Moretti, Bangu, Corbetta, Gazzetta, Boschetti. Allenatore: Stincone.
Arbitro: Vido di Lodi (Cappelletti di Lodi e Pagano di Brescia).
Note: giornata soleggiata, terreno in discrete condizioni. Spettatori 100 circa. Ammoniti: Zucchetti (A). Angoli: 6-4. Recupero: 1′- 4′.

Inviato Daniele Macchi

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