Vigilia di grande football per l’Italia e, con uno sguardo ben fisso a Varese, l’orgoglio Skorpions non può mancare: da domani, venerdì 1 settembre, fino a domenica 3 settembre Grosseto sarà la capitale europea del Flag Football ospitando alla “Fattoria La Principina” la kermesse internazionale che assegnerà i titoli continentali alle categorie U17 (maschili e femminile) e all’U15 mista.

La delegazione Skorpions a Grosseto sarà capitanata da Enzo Petrillo (Head Coach di tutte le formazioni), accompagnato dalla moglie Nency Besio (team manager) e dalla capitana della Flag Femminile Marianna Tessera (Offense Coordinator dell’U15); in campo spazio a Emma Petrillo, Allegra Cozzi, Valentina Secchi e Tommaso Bulgheroni con le rispettive U17.

Due anni faspiega Petrillo l’Italia ha fatto la parte del leone con tre ori in quattro categorie (quest’anno, come anticipato, saranno solo tre) e quindi è ovvio che le aspettative su di noi siano davvero alte. Le nostre giovanili portano un peso importante sulle proprie spalle, ma siamo pronti all’appuntamento forti delle nostre qualità e del miglior coaching staff che si potesse avere per esperienza, capacità e tecnica. Detto questo, il campionato europeo sarà decisamente competitivo con 27 squadre provenienti da undici nazioni pronte a contenderci il primato”.

Domani subito in campo (debutto dell’U17 maschile contro la Francia) e gironi di qualificazione che dureranno fino a sabato; domenica spazio a semifinali e finali. Proprio i numeri previsti a Grosseto, però, aprono ad un’interessante riflessione sul fenomeno Flag Football in Europa. “Il movimento italiano, specchio di quello europeo, è in continua crescita e questi risultati ci gratificano perché è dalle giovanili che si costruisce il futuro del nostro sport. Ogni anno alle Finals nazionali di Grosseto ci sono sempre più squadre e sempre più ragazzi e ragazze; anche per questo motivo le aspettative su di noi sono così alte, a maggior ragione per continuare il processo di ricambio generazionale nelle prime squadre. Sugli Europei andati in scena in Irlanda permettimi di dire che, purtroppo, non abbiamo ottenuto i risultati che avremmo meritato: le prestazioni di ottimo livello parlano da sole e ci confermano di come la strada sia quella giusta”.  

Ultimo, ma non meno importante, a gratificare il movimento azzurro c’è il fatto che ancora una volta è l’Italia il Paese scelto per gli Europei Under17 e Under15. Petrillo chiosa così: “L’Italia è un paese gradito a tutte le Nazioni europee e mondiali non solo perché è il Bel Paese, ma perché a livello organizzativo e di accoglienza è il top che esista. Qui a Grosseto, poi, il meteo è sempre favorevole, la location è perfetta e consente di far vivere ai ragazzi momenti sportivi e di socialità, offrendo uno scambio culturale importante per la crescita in primis della persona e poi del giocatore”.

Matteo Carraro
Foto d’archivio

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