Era il momento più atteso dell’anno, quello in cui bisogna riannodare i fili del discorso e provare a tesserne di nuovi. Questo è stato l’esordio in campo europeo, dopo 4 anni d’assenza, della Pallacanestro Varese che ha vinto sull’FMP Soccerbet per 71-73, passando così il primo turno preliminare della Basketball Champions League.

Riannodare i fili del discorso, dicevamo, e per quanto concerne il risultato finale Varese lo ha fatto, trovando una vittoria che dà continuità a quanto di buono fatto dai biancorossi nella scorsa stagione. Provare a tesserne di nuovi, però, pratica fondamentale per una squadra praticamente tutta nuova e che ha ottenuto la vittoria quando si è messa a giocare in maniera assai diversa da quella dell’anno scorso.

Sì perchè se la Varese 2022/2023 vinceva le partite sull’attacco sfrenato, la corsa, il ritmo insostenibile per gli avversari, la Itelyum, ieri, ha trovato la via per il successo quando ha smesso di sparare a salve da tre punti, dopo che nei primi due quarti l’idea di cercare il tiro rapido da oltre l’arco aveva portato più problemi che benefici ai ragazzi di coach Bialaszewski, ed ha iniziato a sfruttare il gioco in pick’n’roll di Cauley-Stein, che ha già fatto capire quanto sia il peso nel gruppo e quanto possa esserlo nel basket italiano ed europeo, ma soprattutto quando ha iniziato a difendere.

Nella difesa intensa, voluta, ricercata e soprattutto ben eseguita, che ha tolto spazio ed idee ai serbi, Varese ha trovato la via della vittoria. Il parziale di 11-24 dell’ultimo periodo in favore dei biancorossi dice molto di una squadra costruita sulla filosofia ameicana ma che ha vinto la sua prima uscita europea giocando in una maniera molto più continentale che extra oceanica. Merito del gruppo, che ha saputo adattarsi al momento, intepretando il match, calandosi nel contesto della partita e merito del loro coach, che alla prima ufficiale da capo allenatore, ha saputo ribaltare come un calzino la partita dei suoi all’intervallo lungo, portando a casa la vittoria.

In questo, è chiaro, ci dobbiamo mettere poi anche la giocata del campione, perchè in Europa, indipendentemente dal livello queste cose fanno la differenza ed Hanlan, che di Europa se ne intende, ha fatto subito capire il suo peso nel gruppo, da leader tecnico e carismatico,c he si prende il tiro finale e lo tramuta in canestro della vittoria.

Ed allora è bello pensare che nel giorno del ricordo di Bruno Arena, grande tifoso della Pallacanestro Varese, ad un anno dalla sua scomparsa, quel pallone uscito dai polpastrelli di Hanlan abbia ricevuto una spinta in più dall’alto, perchè vale tutto quello che abbiamo detto e vale anche questo, per una Pallacanestro Varese che scrive buona la prima e che trova certezze in una vittoria che ha il segno di Hanlan ma anche quello di Bruno.

Alessandro Burin

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