Nico Mannion a Varese rimarrà solo un sogno o ha qualche possibilità di diventare realtà?

Partiamo da un assunto, principale, fondamentale: la notizia riportata del collega Enrico Salomi di Malpensa 24 riguardo un interessamento di Varese al Red Mamba è assolutamente fondata. Da qui poi a parlare di una trattativa ce ne passa ancora molto, per ora.

Dopo il cambio nel ruolo di centro tra Cauley-Stein e Skylar Spencer, che si concretizzerà la prossima settimana, continua a fervere il mercato in casa biancorossa ed è normale che un nome, come quello di Mannion, non possa far latro che far drizzare le antenne un po’ a tutti, in particolare ai tifosi, che guardano con fare un po’ stupito, un po’ speranzoso ed un o’ scettico.

L’ultimo punto, ovviamente, è determinato dal fatto che parliamo di un giocatore di assoluto livello che guadagna cifre fuori dal budget di Varese non di poco ma di moltissimo e che è in piena orbita Eurolega. Mannion al Baskonia, infatti, ha firmato un contratto di 600.000 dollari, una cifra assolutamente fuori dalla portata di Varese ma di praticamente tutte le realtà di LBA, escluse Milano e Bologna.

Già questo fa capire la complessità enorme di un eventuale operazione Mannion, ma ci sono dei però: il primo è che Mannion a Baskonia non sta trovando lo spazio sperato, chiuso prima da Chiozza e che ora vede avvicinarsi anche l’arrivo di Pangos da Milano, in una situazione che metterebbe in grossa difficoltà il Red Mamba che ha bisogno di spazio e un ruolo da assoluto protagonista per rilanciarsi sulla scena europea e a livello di Nazionale. Poi c’è la figura di Luis Scola, che ha rapporti eccellenti con il mondo Baskonia, che qualche settimana fa ne ha ritirato la maglia, un canale “privilegiato” e unico per provare ad imbastire un affare del genere. Poi c’è la questione, ovviamente, ingaggio. Nel caso in cui il Baskonia lo tagliasse, per Varese sarebbe praticamente impossibile riuscire a mettere a segno il colpo, dovendo confrontarsi con richieste economiche inarrivabili per le casse biancorosse. Viceversa, nel caso in cui i baschi aprissero all’ipotesi prestito, cambierebbe tutto.

Una situazione certamente complicata, forse anche fin troppo, ma la realtà dei fatti è che qualche abboccamento con agenti e genitori del giocatore sarebbe partito da Piazzale Gramsci, puntando sulla possibilità di fare di Mannion la stella di una piazza storica come Varese che con lui potrebbe rilanciarsi di molto.

Un playmaker che per caratteristiche rispecchia l’ideale del nuovo corso tecnico biancorosso: un giocatore capace di gestire l’azione, di battere l’uomo dal palleggio, di creare vantaggi e che sappia integrarsi perfettamente nel Moneyball, lui cresciuto con un fortissimo imprinting americano, derivante dagli anni del College e dell’NBA.

A questo ci si aggiunga che con Mannion, poi, Varese potrebbe rimanere con il 5+5, formula che non verrà in alcun modo toccata.

Le possibilità che questa idea di mercato (perchè ad oggi di questo si parla e non di una trattativa) sono davvero pochissime ma non nulle e questo è il punto saliente di tutta la questione. Il fatto che ad oggi, con tutte le difficoltà del caso, per la Pallacanestro Varese l’idea di portare un top player come Mannion ai piedi del Sacro Monte non sia un’ipotesi totalmente impossibile, rappresenta già una grandissima dimostrazione di quanto il nuovo corso tecnico sia visto all’esterno con grande rispetto e dal tronde non potrebbe essere altrimenti, con una figura come Luis Scola a capo di tutto.

Alessandro Burin

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