Primo derby stagionale per Fabrizio Frates che per lui ha anche una doppia valenza visti i trascorsi fatti all’Olimpia.
“Noi però siamo pronti -dice deciso il tecnico biancorosso-. Abbiamo fatto due buoni allenamenti anche se ieri Coleman non si è allenato. Stamattina invece è ritornato al lavoro e sono fiducioso considerando che abbiamo ancora 24 ore di tempo davanti. L’aria del derby? Si sente eccome; l’atmosfera è diversa, sia perché andiamo a visitare la favorita sia perché si tratta di un derby e vogliamo farlo bene per noi, per la città e per i tifosi. Per cui lo affrontiamo con grande entusiasmo e determinazione. I miei trascorsi? Non mi riguardano; penso solo alla mia squadra. Del resto essendo anziano sono tornato tante volte da ex in tantissimi palazzetti”.
Dalle prime due partite sono emersi ancora problemi di concentrazione: “Posso solo dire che non siamo ancora in grado di tenere per 40 minuti la stessa intensità e questo deriva da diversi fattori, tra cui anche il livello della squadra avversaria. Sono cose assolutamente normali che riguardano anche le altre squadre del campionato, però ci stiamo lavorando, cercando di allungare la nostra capacità di concentrazione. Per quanto mi riguarda c’è tantissima curiosità di vedere come reagisce la squadra al doppio impegno settimanale. A Lubiana abbiamo visto la reazione avuta dopo una vittoria; ora sarà importante vedere come reagiremo in trasferta dopo una sconfitta. Dobbiamo essere in grado si resettare tutto e l’unico modo per farlo è continuando a giocare”.
Certo che Milano è tosta. “Anche loro sono in costruzione -prosegue Frates- perché sono ancora alla ricerca degli equilibri perfetti. Hanno forse avuto più intoppi di noi nel corso della lunga preparazione poiché molti giocatori si sono infortunati mentre altri sono tornati tardi dopo gli Europei di quest’estate. Come fare per vincere? Dare un occhio particolare a Langford, che sta attraversando un periodo di grandissima forma, che è un giocatore in grado di creare le occasioni per se e per i compagni; poi dovremo prestare attenzione ai loro lunghi, bravissimi anche dal perimetro, ed infine, nel caso in cui sarà della partita, marcare bene Moss facendo un gran lavoro dentro l’area”.
Cose difficili, ma non impossibili.

Marco Gandini