Terremoto ex Aermacchi. Dopo l’inizio dei lavori di riqualificazione dell’immensa area di 18mila metri quadrati (in cui dovrebbe sorgere un impianto sportivo affiancato da aree verdi e da un supermercato Tigros), è arrivato lo stop improvviso da parte della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio (del Ministero della Cultura) che ha bloccato 4mila metri quadrati del progetto (quelli relativi al centro sportivo che era stato affidato alla Robur et Fides). Modalità e tempistiche (dopo sei mesi di silenzio) che hanno fatto infuriare l’imprenditore varesino Paolo Orrigoni, che si è lasciato andare ad uno sfogo sul proprio profilo Facebook:

Dopo anni che non scrivo nulla su FB, oggi faccio una dovuta eccezione.
Condivido un pensiero… triste.
Lavori anni per cercare di costruire un progetto super interessante e moderno per recuperare un’area degradata della città, volendo realizzare una struttura sportiva UNICA da donare ad un’associazione cittadina, ottieni anche una prima approvazione e quindi inizi a bonificare e demolire e intanto fai domanda per il permesso di costruire…
DOPO oltre 6 mesi di assoluto silenzio (vedete le date di protocolli iniziali)… arriva la risposta: abbiamo scherzato non ci piace quello che volete fare.
Alla fine ce la fanno sempre a farti cambiare idea.
Ci prendiamo il weekend per pensarci, poi vedremo se l’ex Aermacchi a Varese rimarrà un ammasso di macerie o meno.

In giornata, per voce del Sindaco Davide Galimberti, anche il Comune di Varese ha preso posizione cercando di mediare. Nella missiva del Numero Uno cittadino si legge che la prosecuzione dei lavori al cantiere sia di interesse collettivo e che l’intervento della Soprintendenza non è mirato a bloccare il progetto, bensì a massimizzare l’intervento proponendo un miglioramento dello stesso senza allungare i tempi. Lunedì, pertanto, dovrebbe esserci un confronto tra l’Amministrazione Comunale e gli investitori con Palazzo Estense che ribadisce la volontà di trovare la giusta mediazione tra le parti affinché l’intera città possa beneficiare della riqualifica dell’area.
Di seguito il comunicato dell’Amministrazione:

In questi anni l’amministrazione ha sempre lavorato perché l’iter progettuale di riqualificazione della ex Aermacchi andasse avanti nell’interesse del quartiere e della città, attivando tutti i passaggi amministrativi necessari per rigenerare lo spazio dismesso come l’adozione e l’approvazione del piano effettuata nell’agosto del 2023“. Così il sindaco Davide Galimberti in merito alle ultime notizie sull’intervento di riqualificazione dell’ex Aermacchi.

La riqualificazione dell’ex Aermacchi e delle numerose aree dismesse e abbandonate già riqualificate, o in corso di riqualificazione, oggi stanno cambiando il volto della città. L’abbattimento degli immobili dismessi dell’area Aermacchi, e le bonifiche già realizzate, stanno facendo intravedere i benefici dell’opera di rigenerazione, in particolare per i quartieri di Masnago, Brunella e parte del centro cittadino. Detto questo prosegue il sindacoil parere della Soprintendenza richiamato dalla proprietà, è un parere favorevole all’intervento e quindi non sembra che, allo stato attuale, vi siano reali ipotesi di ridimensionamento di quanto già concordato dal Comune di concerto con la Soprintendenza. Come spesso avviene nella rigenerazione e rifunzionalizzazione di beni vincolati, la Soprintendenza per cercare di massimizzare il recupero, anche attraverso questi provvedimenti, apre riflessioni e dibattiti che spingono tutte le parti coinvolte – proprietà, Soprintendenza e Comune – a soluzioni migliorative, senza che ciò debba però allungare i tempi dei procedimenti e la realizzazione degli interventi“.

È evidente dunque insiste il sindaco Galimbertiproprio per l’importanza dell’intervento e le tante ricadute positive per la città e i cittadini, e anche per il tanto lavoro fatto, che il Comune tenga molto a questo progetto. La rigenerazione infatti, oltre al recupero dei fabbricati vincolati, ha numerosi aspetti che devono essere considerati, e tutelati, in particolare quelli ambientali, sociali e sportivi che hanno rilevanti conseguenze per tutta la zona circostante. Penso ad esempio alla realizzazione di nuove aree verdi e alle strutture sportive moderne e aperte alla città come la piscina olimpionica. L’amministrazione dunque è pronta conclude il sindaco come ha già dimostrato in passato, a trovare le giuste mediazioni tra operatore e Sovrintendenza, nell’interesse della città e del recupero veloce dei fabbricati vincolati considerando anche le necessità di chi investe per riportare quest’area ad un completo utilizzo dei cittadini“.

Redazione 

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