Girone A o Girone B? L’eterno dilemma del calcio dilettantistico varesotto alla vigilia della definizione dei gironi di Serie D si è puntualmente riproposto anche quest’anno accompagnando il countdown che ha portato all’ufficialità: Varese nell’A, Varesina e Castellanzese nel B. Come l’anno scorso. Accantonato il solito e noioso “il Girone A è più facile” (già affrontato dal ds biancorosso Antonio Montanaro e su cui torneremo), cosa aspetta Varesina e Castellanzese?

Sicuramente un campionato lungo e difficile. Delle 20 squadre partecipanti ben 18 rappresentano la Lombardia: assenti le bergamasche (emigrate nel Girone C con Veneto, Friuli Venizia Giulia e Trentino Alto Adige), presenti le bresciane. E questa, sulla carta, non è una buona notizia. Brusaporto, Caravaggio, Real Calepina, Villa Valle e Virtus CiseranoBergamo sono infatti sempre avversari ostici, ma battibili. A spaventare non possono che essere Pro Palazzolo e Desenzano: le due corazzate (candidatissime alla vittoria finale) capeggiano la delegazione bresciana che include anche l’insidioso Breno e le ambiziose neopromosse Ciliverghe, Nuova Sondrio e Ospitaletto.

Dal Girone D sono tornate le lodigiane Sant’Angelo e Fanfulla, oltre che il Sangiuliano City: quest’ultima, in particolar modo, ha allestito una squadra davvero intrigante che mira al ritorno in Serie C. A proposito di milanesi impossibile non citare la Pro Sesto: retrocessa dal professionismo, la società biancoblu si è affidata all’ex Varesina Andrea Scandola per ricostruire ex novo la squadra e l’abilità del ds potrà fare la differenza. Attenzione al neopromosso Magenta del tecnico varesino Alessandro Lorenzi che risulterà una squadra in grado di dar fastidio a tutti, così come il Club Milano che ha rimodulato verso l’alto le sue ambizioni. Ambizioni che non sono mai mancate all’Arconatese, pronta ad un’altra stagione al vertice, mentre la Folgore Caratese vuole tornare stabilmente nelle zone alte della classifica dopo un cammino ombre e luci lo scorso anno; Casatese Merate (mai da sottovalutare, a maggior ragione dopo la fusione) e Crema completano il lotto lombardo.

A garantire il criterio di interregionalità ci pensano le venete ChievoVerona e Vigasio (entrambe della provincia di Verona). Quest’ultima, new entry di categoria, si approccia alla Serie D dopo aver dominato l’Eccellenza l’anno scorso, ma a rubare la scena non può che essere il sodalizio gialloblù di Sergio Pellissier: riacquistato il marchio storico, la Clivense dell’ex bomber di Serie A ha riacquisito il nome ChievoVerona con il chiaro obiettivo di tornare nel professionismo.

Quindi, tornando alla domanda iniziale, che girone sarà quello di Varesina e Castellanzese? Un campionato con tante pretendenti alla vittoria finale e nessuna squadra materasso. O meglio, almeno quattro o cinque società si presentano con il dichiarato obiettivo di tentare il salto in Serie C e almeno altre sei o sette puntano alle prime posizioni; tra le rimanenti non sembra esserci uno stacco netto, ragion per cui ci si può aspettare una stagione davvero livellata.

La Varesina, vista la storia recente e le ambizioni, non può che “iscriversi” tra le squadre di prima fascia e le Fenici sono chiamate a confermare l’ottimo scorso campionato provando ad alzare ancor di più il tiro. Le possibilità ci sono tutte, la squadra promette davvero bene e l’ultimo rinforzo (che sarà ufficializzato a breve) lo dimostra: Federico Gianola, classe ’00 fresco vincitore del Girone B con il Caldiero Terme, garantirà un ulteriore step qualitativo al centrocampo rossoblù. Le prossime amichevoli (appuntamento a Venegono giovedì alle ore 18.00 per la sfida alla NovaRomentin) serviranno alla Varesina per alzare l’asticella e rodare quella che potrà diventare una macchina perfetta.

La Castellanzese si approccia alla stagione con l’obiettivo dichiarato di non soffrire (aspetto non semplice in un girone del genere): il grande vantaggio dei neroverdi è quello di non avere pressioni, aspetto che mister Cotta potrà sfruttare per lavorare in serenità con una gran bella squadra costruita in sinergia con il ds Salvatore Asmini. Ad oggi la Castellanzese ha le carte in regola per disputare il “campionato tranquillo” richiesto dalla dirigenza ma, con il lavoro quotidiano, potrebbe mirare anche più in alto: l’inizio, con la vittoria 3-1 contro la Pro Patria, lascia ben sperare. Intanto, tornando alla “polemica” Girone A o Girone B, mister Cotta potrà esser soddisfatto: il Girone H è stato evitato…

Matteo Carraro

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