Sono sette le corse in programma sabato 7, giorno imperdibile del Gran Premio Città di Varese che, per la prima volta, va in scena a settembre. La 73° edizione di questo interessante Handicap Principale di tipo A, al via alle ore 22.45, è ben riuscita perché presenta 12 cavalli di qualità, tutti in grado di poter dire la loro.

SETTIMO SIGILLO E TRIS CONSECUTIVO

Tocca al detentore Sopran Pechino (numero 1) aprire la scala dei pesi, con 63 chili e mezzo: come l’anno scorso, sarà montato da Dario Vargiu, il fantino che ha vinto più volte (6) il Città di Varese e punta ora al settimo sigillo (dopo i successi in sella a Storm Mountain, nel 2008, a Storming Loose, nel 2011, a Shukal, nel 2015, a Pretending, nel 2018, a Blu Navy Seal, nel 2019, e a Sopran Pechino, l’anno scorso).

L’allenatore Bruno Grizzetti, già a segno 10 volte nel Gran Premio, insegue invece il tris consecutivo (nel 2022 aveva vinto anche con Lagomago). Per tentare l’impresa, riuscita finora solo a Giannino Miliani, con Ecate, 1959, e Origano, 1960 e 1961, confida nella splendida forma di Sopran Pechino, reduce da due brillanti affermazioni: quella del 16 agosto nella Coppa del Mare a Livorno e quella del 28 luglio a Merano nel Premio Bolzano

FEMMINE A DIGIUNO DA 27 ANNI

In più, il trainer schiera l’unica femmina in gara, Garbo (numero 10), tre anni che il 15 agosto ha vinto alle Bettole il Premio Mario e Gaetano Benetti: chissà che non riesca a sfatare il lungo digiuno delle femmine nel Varese, senza successi dal 1997, anno in cui aveva trionfato, disperdendo gli avversari, Carajuve, anche lei tre anni, portacolori della Belforte e allieva proprio di Grizzetti.

CONCORRENZA SPIETATA

La concorrenza è però tremenda e, se Marco Gasparini schiera Passerotto (numero 9), vincitore del Premio Famiglia Pastorelli dello scorso 10 agosto, Permare (numero 5) e Tendentious (numero 6), Stefano Botti si affida al secondo della Coppa del Mare, Wide Sea (numero 2), a Rock Life (numero 3) e ad Anthony (numero 11). Contano anche tutti gli altri: Merlano (numero 4), allenato da Endo Botti, Rainmaker (numero 7), allievo di Elisabetta Savelli, Bancodorio (numero 8), sellato da Jacky Discepolo, e Capotempesta, interessantissima proposta di Luciano Vitabile, a chiudere la scala dei pesi con 51 chili e con il numero 12.

PER CARLO CURTI E VARESE CAPOLUOGO

Il Città di Varese è intitolato alla memoria di Carlo Curti, solido imprenditore e appassionato uomo di sport, capace di rendere l’ippodromo cittadino un vero gioiello, durante il luminoso quarto di secolo (1969-1995) speso alla guida della Bettole. Si tratta molto di più di un evento sportivo perché il Gran Premio, nato nel 1952 per celebrare il venticinquesimo anniversario di Varese capoluogo di Provincia, mantiene un forte valore simbolico: maratona lunga circa 2300 metri, è quasi una metafora dell’impronta dei varesini, instancabili artefici delle proprie affermazioni in campo imprenditoriale, commerciale e sportivo.

ALTRE SEI CORSE DI FASCINO

Oltre alla settantatreesima edizione del Gran Premio, la serata propone sei corse di qualità: il Premio Domenico Ferrero – La Cucchetta Exclusive B&B, che apre il convegno alle ore 20, il Premio Unione Proprietari Galoppo, il Premio Sire (Società Incoraggiamento Razze Equine), il Premio Edo e Ietta Grizzetti, il Premio Maria Sacco e il Premio Daniele Porcu, a chiudere la serata alle 23.15.

DOVE E QUANDO

La serata del Gran Premio Città di Varese incomincerà alle ore 20 di sabato 7 settembre all’ippodromo: come sempre l’ingresso è gratuito e la capienza massima di poco inferiore ai duemila spettatori.

Redazione

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