
Manca meno di una settimana all’apertura ufficiale del mercato invernale, ma in casa Varese si vivono già giorni di fibrillazione con il ds Antonio Montanaro particolarmente attivo per rinforzare la rosa di Roberto Floris e rinvigorire le ambizioni biancorosse per la stagione corrente. Entro domenica, come anticipato ieri, dovrebbe diventare ufficiale l’ingaggio di Paolo De Angelis (già ieri in campo alle Bustecche), ma questo è solo l’inizio.
Se all’infortunio di Stefano Molinari (e il ritorno anticipato del classe ’00 sarà a tutti gli effetti un nuovo importante acquisto) la società aveva risposto tesserando immediatamente Samuele Bonaccorsi (già quattro le reti messe a segno dal difensore palermitano), la lunga serie di acciacchi che ha falcidiato la prima parte delle stagione biancorossa ha inevitabilmente comportato non poche difficoltà. A proposito di rientri, quello di Giuseppe D’Iglio (già in panchina contro il Chieri) sarà senza dubbio uno dei più importanti, ma il Varese ha tutta l’intenzione di irrobustire la rosa a livello sia qualitativo che quantitativo.
De Angelis rappresenta una prima mossa che, per certi versi, sa anche di risposta all’ennesimo crack stagionale (rottura del crociato per Stampi), ma non sarà certo l’unico. Se il reparto difensivo pare stabile (con Molinari si avrebbero cinque difensori centrali di ruolo), è lecito aspettarsi qualche movimento sia a centrocampo che in attacco. Il nome più caldo a tal proposito è quello di Luca Marchisone, talentuoso trequartista (ma che può giocare anche sulla sinistra) classe 2001 in forza al Chisola. L’ex Bra, volto ben noto sia a Montanaro che a Floris, rappresenta al momento ben più che un’idea: stando alle ultime indiscrezioni, Marchisone non giocherà domenica e con l’apertura della finestra invernale dovrebbe passare in biancorosso.
Capitolo attacco. Con il gol di Lari di domenica, tutto il reparto offensivo biancorosso è andato a segno (con l’eccezione di Maccioni, jolly utilizzabile in più ruoli), ma la sensazione è che il Varese voglia innalzare ulteriormente il potenziale con un giocatore che possa fungere sia da torre (facendo salire la squadra nelle situazioni difficili) sia da ariete (risolvendo le classiche partite bloccate). Si sono fatti, tra gli altri, i nomi di Pietro Cogliati (profilo già seguito in estate, ma apparentemente indirizzato verso la Pro Palazzolo) e di Carlo Manicone (ex Varesina in forza al Piacenza): il primo, che non è il classico centravanti boa, andrebbe a ricomporre l’accoppiata promozione vista al Sangiuliano con Barzotti, mentre il secondo sembrerebbe rispettare di più l’identikit di cui sopra. La regola principale, comunque, è sempre quella: non si faranno acquisti tanto per farli. Ogni innesto dovrà rispettare determinate logiche per non snaturare lo spogliatoio, e Montanaro è particolarmente attento a cogliere qualsiasi eventualità di mercato.
Matteo Carraro