Immagina d’aver trascorso tutta la tua carriera calcistica a fare il difensore, il terzino o giù di lì, immagina di esserti occupato quasi sempre di fase difensiva, di aver fatto corse per chiudere una diagonale o per abbracciare i compagni dopo un gol, poi un giorno finisci in attacco e sei tu a buttarla dentro, i riflettori si accendono su di te e la tua prospettiva, verso il campo, cambia totalmente: questa è la “seconda vita calcistica” di Thomas Panozzo.
Attaccante classe ’95 in forza alla Folgore Legnano, attaccante, appunto, lo è diventato un anno fa, quando mister Amendolara, a Tradate, lo ha spedito in area e da lì non lo ha più tolto. “Un po’ per esigenza, un po’ per una sua intuizione, mi ha inventato un secondo tempo di carriera pazzesco, amo giocare in attacco e tutto ciò che fino ad un anno fa non avrei davvero mai pensato di fare”. E a giudicare dai numeri non è per nulla andata male visto che i gol, un anno fa, furono ben 13.
E dopo un anno come va? Cosa è cambiato?
“Ho immagazzinato molti più allenamenti, oggi posso dire di essere un attaccante discreto, mi piace essere protagonista, sentirmi più partecipe, non è un segreto dire che l’attaccante è molto più nell’occhio rispetto ad altri ruoli, purtroppo però non arrivo da un girone facile perché ho avuto un infortunio muscolare e 2 ricadute nello stesso punto, anche dal punto di vista mentale questa cosa mi ha abbattuto parecchio, mi è spiaciuto non aver dato il mio contributo, ora però sto bene e vorrei fare un grande girone di ritorno. Grande quanto? Io vorrei arrivare in doppia cifra ma non sarà facile per niente, l’anno scorso, però, da gennaio a maggio ho messo a segno 8 gol, vorrei ripetermi ma se così non fosse baratto volentieri qualche rete in meno con qualche gol pesante e al 90’esimo, in più”.
A proposito: ci racconti l’1 a 0 di domenica scorsa?
“Onore al San Michele perché ha preparato bene la gara e sicuramente ci ha messo in difficoltà; siamo ovviamente felici di come sia andata ed in particolare io ho creduto tanto su quell’ultimo pallone visto che la punizione nasce da un mio recupero. Poi l’incornata e la gioia, spero tanto sia un gol che possa rilanciare me e la squadra in maniera definitiva”.
Ad oggi la classifica vi vede 4° con 30 punti, eppure non è andato tutto come speravate. Come lo spieghi?
“Pensavamo di fare un girone d’andata diverso, per tutti i sacrifici che facciamo avremmo meritato qualcosa in più, però è vero che non siamo riusciti ad esprimerci al meglio, vuoi anche perché alcuni infortuni ci hanno condizionato, il calcio ti dà e ti toglie, ma sono convinto che alla fine tutto torni in equilibrio e che questa seconda parte di campionato ci permetterà di esprimere il nostro valore fino in fondo, anche perché siamo in alto e ci giochiamo ancora tantissimo”.
A proposito: che campionato ti sembra? Tosto come al solito?
“Dicono sempre che il girone del varesotto sia di più alto livello rispetto ad altri, onestamente non lo so se è davvero così, però, proprio come l’anno scorso, è un altro campionato difficile, con diverse squadre che possono stare su. Già l’anno scorso c’erano 2 corazzate super, ma mi permetto di dire soprattutto il Morazzone, non è un caso che oggi sia ai piani alti della Promozione, nulla togliere al Gallarate, ha nomi importanti e forse tutti si aspettavano che ci mettesse più tempo a trovare la quadra, bravi loro che, invece, ci sono riusciti molto in fretta, dietro, però, vedo tante altre buone squadre che possono giocarsi qualcosa d’importante”.
Tra queste, oltre la Folgore Legnano, il Marnate Gorla, squadra che affronterete domenica: sarà big match.
“Sì, sono un’ottima formazione in un momento un po’ complicato perché arrivano da due sconfitte consecutive, e se penso che all’andata li abbiamo riacciuffati in rimonta, immagino che domenica avranno ancora di più il coltello fra i denti, ma è giusto che sia così, anche noi lo avremo e faremo di tutto per vincere, poi personalmente credo che queste siano le partite che si preparano da sole, i big match mi stimolano molto, sono le gare più belle da giocarsi, in palio ci sono punti che valgono doppio”.
Toglimi una curiosità: sei un giocatore di cui si parla sempre bene, suppongo che d’estate il tuo telefono suoni, eppure sono 7 anni che vesti questa maglia, come mai? Qual è il segreto?
“Io ho girato diverse squadre, eppure quello che ho trovato alla Folgore Legnano non l’ho trovato da nessuna parte, e lo stesso vale per il mister, faccio cose che non avevo mai fatto nemmeno in categorie superiori, lui poi è un martello, è incredibile perché crede talmente tanto in ciò che fa che in un modo o nell’altro ti trascina dalla sua parte, ti coinvolge nel suo modo di vedere le cose, ha smussato anche qualche angolo, devo dire, è un ottimo allenamento sul piano tecnico, ed un uomo d’oro oltre il campo”.
Ma il segreto, allora, è crederci? E se così fosse dove credete di poter arrivare quest’anno?
“Eh sì, qui ci crediamo per davvero e fino in fondo, domenica scorsa non è stata una vittoria casuale, abbiamo vinto perché ci abbiamo creduto, sono un po’ le vittorie alla Folgore queste, credere è un verbo che ci rappresenta per davvero. Detto degli obiettivi personali, ti dico che a livello di squadra puntiamo ai playoff e ad arrivare il più in alto possibile, è ancora lunga e abbiamo tutto il tempo per dimostrare il nostro valore”.
Mariella Lamonica