In concomitanza delle vacanze pasquali, i massimi campionati targati FIDAF si fermano per godersi qualche giorno di meritato riposo (in campo nel weekend la Nazionale U19, con i ragazzi di scena in Germania per le qualificazioni alle finali europee del Gruppo B, e la Nazionale maggiore a Cagliari contro il Team Canada in un’amichevole di lusso cui seguirà uno scrimmage triangolare con i Crusaders padroni di casa) in vista della seconda parte della stagione che condurrà ai rispettivi atti finali. IFL, IFL2 e 9FL hanno fin qui regalato enorme spettacolo certificando l’ottimo livello del football nostrano, il cui obiettivo è inevitabilmente quello di crescere sempre più sotto tutti i punti di vista.

Obiettivo condiviso da Skorpions Varese, Blue Storms Busto Arsizio e Gorillas Varese. Le tre squadre della provincia, oltre ai miglioramenti nei rispettivi settori giovanili, stanno portando avanti (tra alti e bassi) le proprie stagioni contribuendo ad animare tutti e tre i campionati. Gli Skorpions si pongono inevitabilmente in cima alla fila, vuoi perché partecipano alla Prima Divisione vuoi per gli obiettivi ambiziosi che la franchigia grigiorossa nutre, mentre sia i Blue Storms (Seconda Divisione) sia i Gorillas (Terza Divisione) sono ancora in procinto di strutturarsi in un’ottica più futuribile.

SKORPIONS VARESE

Sette partite giocate, record negativo di 3-4 (174 punti segnati, 223 subìti). Numeri non troppo esaltanti ma che, al momento, basterebbero per portare gli Skorpions Varese ai playoff (attenzione alle Aquile Ferrara che hanno una partita in meno e lo scontro diretto a favore). Al termine della regular season, però, ci sono ancora tre partite (tutte in casa) che gli Skorpions dovranno capitalizzare al massimo per dare la svolta decisa al proprio campionato.

Sicuramente ci si aspettava una stagione complicata visto un roster numericamente ben inferiore rispetto allo scorso anno e le tante novità, ma ciò che ha colpito (in negativo) è stata la poca continuità di rendimento (anche all’interno della partita stessa): i grigiorossi di coach Billy Volek hanno pagato autentici blackout che sono costati carissimo, mentre sia attacco sia difesa hanno sempre alternato prestazioni di livello con preoccupanti giri a vuoto. Ciononostante, la qualità dei grigiorossi è indiscutibile: variare il playbook offensivo potrebbe essere la chiave vincente per scardinare le difese avversarie, facendo leva su un pacchetto di ricevitori invidiabili (tutti home-made), ma anche su una batteria di running back di tutto rispetto. In quest’ottica, comunque, le linee devono alzare il livello, anche se bisogna considerare come gli infortuni stiano a loro volta complicando il rendimento generale della squadra. A proposito di continuità, anche gli stranieri McClure e Marcheselli sono chiamati alla svolta decisiva: se quest’ultimo è stato frenato da qualche infortunio, il QB deve dimostrare più sicurezza nelle sue giocate (come peraltro ha dimostrato di saper fare).

BLUE STORMS BUSTO ARSIZIO

Quattro partite giocate, record negativo di 0-4 (49 punti segnati, 163 subiti). La post season è ovviamente un sogno utopistico, ma non era certo questo l’obiettivo della franchigia bustocca, più orientata alla crescita globale del progetto orchestrato da coach Andrea De Tomasi.

Anche in questo caso il problema principale è riconducibile senza dubbio al roster cortissimo (condito da qualche acciacco) che non può garantire ricambi efficienti e continuità di rendimento nel corso di una partita. I Blues pagano pure una generose dosa d’inesperienza rispetto ad altre franchigie, avendo molti ragazzi che si sono approcciati da poco al football. I passi in avanti non mancano, soprattutto in difesa, ma è dall’attacco che si deve pretendere qualcosa in più: se l’Offense bustocca ha dimostrato di avere ampi margini di miglioramento, dall’altra ha commesso troppi errori sanguinosi che hanno influito sui risultati. Gli 11 intercetti subiti Colombo in quattro partite sono decisamente troppi e il rating basso del QB deve necessariamente essere alzato per garantire maggior efficienza a tutto l’attacco.

GORILLAS VARESE

Tre partite giocate, record negativo di 0-3 (43 punti segnati, 96 subiti). Sogno playoff difficilissimo, ma ancora possibile per una squadra che fin qui ha principalmente peccato di incisività: aspetto evidente nelle due partite giocate alla pari contri i Blitz Ciriè, mentre i Crusaders Cagliari hanno evidentemente qualcosa in più (per quanto i Gorillas abbiano sempre provato a restare in partita).

Coach Will Gaines ha lavorato tantissimo sulla forma mentis dei biancorossi che, rispetto allo scorso anno, sono cresciuti parecchio nella gestione generale del gioco in entrambe le fasi; manca, per l’appunto, quel passettino decisivo per la svolta definitiva che, a questo punto, potrebbe servire soprattutto guardando all’anno prossimo.

Matteo Carraro

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