Sarà la volta buona per l’approdo di Giordano Bortolani alla Pallacanestro Varese? Le condizioni per far sì che ciò avvenga, finalmente, ci sono tutte.

La guardia azzurra è in uscita dall’Olimpia Milano con cui gli scadrà il contratto che non verrà rinnovato. Dopo due anni in naftalina infatti, per Bortolani è giunto il momento di tornare a giocare e dimostrare tutto quel talento che è rimasto sopito in due stagioni in maglia Olimpia in cui sono state più le partite passate in panchina che i minuti in campo.

Una situazione sulle quale è attentissima la Pallacanestro Varese con il placet, in particolare, dell’AD Luis Scola che per Bortolani nutre grandissimo apprezzamento. L’interesse di Varese per l’ex, tra le altre, Legnano e Verona, non è nuovo: nella trattativa che portò Mannion a Milano negli scorsi mesi Varese chiese come contropartita proprio la guardia classe 2000, Milano non accettò perché proprio in quelle settimane Shields si fece male e i meneghini non vollero privarsi di un giocatore in rotazione sul parco esterni e così l’affare poi si sviluppò nella direzione del solo buyout a favore del club di Piazzale Gramsci per liberare il Red Mamba.

Quello fu solo l’ultimo di una serie di tentativi, in questi anni, che la Pallacanestro Varese ha fatto per provare a portare ai piedi del Sacro Monte un giocatore che, a maggior ragione con l’avvento di Kastritis, potrebbe rivelarsi perfetto incastro nel roster bosino. Il coach greco infatti predilige avere un pacchetto guardie folto e di qualità e sicuramente il profilo di Bortolani rientra nel novero di quei giocatori che possono fare al caso biancorosso.

Non solo, perché c’è sempre la variabile rilancio: da anni Varese è piazza nella quale tanti giocatori (Alviti ne é l’ultimo esempio) hanno trovato terreno fertile per rilanciarsi e quale miglior situazione allora per un ragazzo che dopo due anni in ombra vuole tornare alla ribalta? Giocatore che rientrerebbe, tra l’altro, nei parametri Under 26, sempre cari al club in ottica di premialità di fine stagione, collegato al fatto che con il suo eventuale approdo l’idea di un 5+5 sarebbe sempre più forte.

I primi sondaggi sono già partiti, è chiaro che è una situazione che può trovare sbocco definitivo solo dopo che l’Olimpia avrà concluso i playoff ma la tela da tessere per un eventuale affare va stesa in queste settimane.

L’affare Bortolani sarebbe certamente oneroso per Varese, motivo per il quale probabilmente solo con l’addio di Assui in direzione USA e conseguente ingresso nelle casse biancorosse del buyout di 300.000 euro che lega l’ala al club biancorosso si potrebbe pensare davvero di provare a portare a termine l’affare, tenuto conto che è ormai prossimo l’accordo con Librizzi per un rinnovo al rialzo (sui 90.000 euro) e che Alviti è sempre più vicino alla permanenza (nel caso di non rinnovo ma di esaurimento del contratto in essere nel prossimo anno sarebbero circa 180.000 euro i soldi destinata all’ala di Alatri, in caso di rinnovo al rialzo si potrebbero toccare i 200.000€) oltre agli oltre 130.000 che percepirà da contratto Esposito nella prossima stagione (cifra al lordo).

Un quadro chiaro che fa capire come il margine per provare a portare Bortolani a Varese ci sia ma vado incastrato in quadro a livello di costruzione del parco italiani in fase di sviluppo e che sarà la prima vera mission del management biancorosso in questo mercato estivo, consci che questa può essere davvero la volta buona e forse anche l’ultima, di portare la guardia ai piedi del Sacro Monte.

Alessandro Burin

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