Bressan 6: normale amministrazione per il portierone biancorosso. Un paio di interventi nel primo tempo, resi un po’ più complessi dal campo che davanti alla sua porta non era perfetto.
Pucino 6.5: altra prova di grande maturità. Diligente, ordinato e preciso.
Troest 5.5: un paio di disattenzioni che sarebbero potute costare care se Papa Waigo non fosse stato distratto quanto lui. Non è da lui.
Terlizzi 5.5: vale quanto scritto sopra per il collega di reparto.
(dal 16′ s.t. Camisa 6: una bella chiusura nel finale con la quale si prende gli applausi dopo tante panchine.)
Grillo 7: è in una forma fisica strabiliante. Corre, copre, attacca.
Zecchin 7: one man show offre palloni splendidi a tutti i compagni e sono parecchi anche quelli che recupera in mezzo al campo.
Cacciatore 7: altra prova più che convincente in mezzo al campo. E ha il grosso merito di sbloccare la gara e di dare il via al poker biancorosso.
Kurtic 6.5: il suo voto sarebbe molto più alto se quel missile che ha accarezzato l’incrocio dei pali fosse finito in rete, ma lo sloveno è in crescita netta. E’ il giocatore del Varese che ha giocato più minuti in assoluto, ma la stanchezza proprio non si nota.
Rivas 7: quando ER7 parte palla al piede incanta saltando parecchi avversari in velocità con i suoi due evidenziatori ai piedi. Peccato che si incespichi in un paio di momenti decisivi. Ma, guardando il lato positivo, ha tenuto il gol per altre occasioni.
(dal 25′ s.t. Corti 6: sta tornando alla sua condizione ottimale. Entra quando ormai la partita non ha più nulla da dire, ma il suo lo fa).
Neto Pereira 8: due gol, due tunnel e infinite magie. Basta? Il pubblico di Masnago gli dedica una standing ovation da brividi, ampiamente meritata.
(dal 15′ s.t. De Luca 6: come Corti entra quando il Varese i gol li ha già fatti).
Granoche 6: la sufficienza arriva per il rigore che si è procurato e che ha poi trasformato. Durante la gara non si era visto, strano, perché da lui ci si aspetta sempre tanto.
La Fede
(foto di Ezio Macchi)