“Non capisco perché tutto questo clamore: è la naturale evoluzione del tempo ed era normale che prima o poi quelle opere venissero rimosse”, si espone così Renzo Oldani (nella foto a destra), Presidente della Società Ciclistica Alfredo Binda, in merito alla rimozione delle sagome dei “ciclisti padani” dalla rotonda sulla Provinciale 1 fra Buguggiate e Capolago.
“Personalmente credo sia un ricordo bellissimo di un evento come il Mondiale che avrò sempre nel cuore” – continua Oldani – “Ma ripeto c’è un tempo per ogni cosa. Alla Schiranna vi erano anche le aiuole fiorite con il simbolo dei mondiali, anche quelle sono state tolte, ma era logico che accadesse. Vi sono ancora i cartelli che indicano il chilometraggio e per quanto mi riguarda sono un ricordo straordinario di quell’esperienza, ma so che anche i cartelli finiranno per essere sottratti e spostati”. 
Fino a lunedì la rotonda era ancora arricchita delle facce di alcuni politici, quali, nell’ordine, Umberto Bossi, Roberto Maroni, Giancarlo Giorgetti, Dario Galli, Attilio Fontana, Marco Reguzzoni e Alessandro Vedani, in sella alle loro biciclette. L’opera era stata realizzata da Giuseppe Leoni in onore del Mondiale di Ciclismo tenutosi nel 2008. Ma proprio due giorni fa si è attuato il piano di rimozione deciso in una giunta comunale lo scorso marzo gestito e voluto fortemente soprattutto da Alessandro Vedani, Primo Cittadino proprio nel 2008, e oggi Assessore all’Urbanistica.
Il polverone che si è innescato in merito ha dato adito, in particolar modo, a diatribe politiche, visto che la maggior parte degli addetti ai lavori considera questo gesto una ritorsione nei confronti di alcune istituzioni. Oltretutto si sono create lamentele poichè sembra che non tutti siano stati avvisati della decisione  (in primis proprio l’autore dell’opera stessa) e che non sia un caso il fatto che tutto ciò sia avvenuto in un piatto lunedì mattina di agosto.
In realtà le statue avevavo subito già all’origine atti vandalici, ma allo stesso tempo sono state ampiamente apprezzate da tutti i tifosi e da tutti coloro i quali hanno partecipato e vissuto l’avventura del Mondiale.
Il Presidente delle Binda conclude: “Non voglio credere né entrare in merito a questioni politiche. credo semplicemente che, nonostante io sia il primo ad essere appassionato di questo sport e ad avere ricordi ancora palpabili di un evento così eclatante, concordo sulla rimozione perché la trovo una manovra logica e sensata”.

Mariella Lamonica