Non è solo la prima squadra ad avere il suo bomber. Anche la Primavera biancorossa ha il suo Pavoletti che si chiama Luca Zamparo. L’attaccante classe 1994, alla sua seconda stagione con la maglia della Primavera, si è finalmente sbloccato dopo la sfortunata stagione dello scorso anno in cui ha avuto un brutto rapporto con la porta. Nelle ultime due partite, una di campionato e una di Coppa Italia, ha messo a segno quattro gol, uno su rigore dopo esserselo procurato. In totale ne ha realizzati cinque in sette partite e spera di arrivare presto in doppia cifra.
Luca, adesso che ti sei sbloccato non ti fermi più…
«Sono contento perché la stagione è partita con il piede giusto. L’anno scorso non sono riuscito a segnare, vuoi per sfortuna, vuoi per la non mia bravura nel cogliere certe occasioni, e adesso mi sto riscattando. Spero di continuare così perché sono un fuori quota e quindi devo dimostrare di più».
Sei il Pavoletti dei giovani?
«Spero di diventare come lui che non fallisce mai le occasioni e quando non ci sono se le crea. Sicuramente è un giocatore da ammirare».
Com’è lavorare con il tecnico Ganz?
«È stato un grandissimo attaccante e c’è solo da imparare da ciò che ci dice. La squadra secondo me è migliorata molto da punto di vista dei movimenti offensivi. Lui cura ogni minimo particolare, ogni movimento, ogni gesto e dà dei consigli che serviranno anche in futuro»
Che campionato ti aspetti?
«Lo scorso anno abbiamo fatto molto bene con il tecnico Bettinelli. Non abbiamo raggiunto i playoff solo per il regolamento perché siamo arrivati a pari punti. Quest’anno vogliamo riprenderceli. Ci teniamo molto. C’è stato un buon avvio, poi ci siamo un attimo sbloccati, spero che la vittoria contro il Carpi ci abbia ridato la giusta fiducia in noi stessi».
Quel successo è valso l’accesso agli ottavi e a dicembre sfiderete la Juve a Vinovo…
«Abbiamo tagliato già un bel traguardo e ce la giocheremo. Vogliamo dare il massimo e vogliamo passare il turno. È una sfida secca quindi possiamo farcela. Sarà stimolante».
Questa estate sei stato accostato ad alcuni club di Lega Pro, perché la scelta di restare in Primavera?
«È stata una decisione che ho preso insieme alla società. I club con i quali ci sono stati contatti non garantivano la mia continuità. Questa estate mi sono aggregato in prima squadra, poi gli spazi si sono chiusi visti i nuovi arrivi. Spero di essere protagonista in Primavera e magari di potermi aggregare in prima squadra».
Come sei approdato in biancorosso?
«Ho fatto fino al primo anno di Allievi all’Itala San Marco (ex squadra di Neto Pereira ndr), poi sono passato alla Triestina in cui ho anche disputato 6 partite con la prima squadra. Durante quella stagione sono stato prestato alla Primavera del Varese di Tomasoni per il Torneo di Viareggio. Ho fatto bene trovando anche il gol e la società aveva deciso di prendermi a fine anno. Poi a giugno la Triestina è fallita e, insieme a Forte, sono arrivato a Varese da svincolato».
Dove speri di ritrovarti tra un anno?
«Vorrei giocarmela nel “calcio dei grani”, sarebbe meglio con la maglia del Varese».

Elisa Cascioli