Si ritorna all’antico. Ovvero si ritorna a due settimane fa, ma nell’era del web, in cui se aspetti dieci minuti a registrare mentalmente una notizia passi per decrepito, due settimane sono… l’antico, per davvero. Niente di che, poi: si tratta del semplice ritorno alle sfide interne ai gironi del campionato IFL, esaurita una prima doppia tornata di interdivisionale. Valgono due punti (o tre, anzi nessuno perché nel football la classifica si valuta sulle percentuali di vittorie, non sui punti) come le altre, ma pesano maggiormente perché alla fine saranno anche gli scontri diretti all’interno del gruppo a dirimere eventuali arrivi in parità. E ancora, in caso di una vittoria a testa per squadre finite alla pari si guarderà anche allo scarto nel doppio confronto, per cui entra in gioco anche un calcolo di quel tipo.
Tutte importanti, allora, come al solito. Da un Seamen-Giants che nasce in prospettive molto diverse rispetto alla partita di andata a un Dolphins-Hogs che si propone come rivincita dello scontro della prima giornata, disputato nel fango, a un Marines-Warriors che mette alla prova sia la forza casalinga dei romani sia la capacità dei bolognesi di rialzarsi dopo la prima sconfitta, quella di sabato scorso contro i Giants.

GIRONE A
SEAMEN MILANO (3-1)-GIANTS BOLZANO (2-3) (sabato 11 maggio ore 18, Velodromo Vigorelli via Arona 19 Milano) – Chiara anche se non dominante (15-6) vittoria Seamen all’andata, poi un percorso di campionato che ha visto i Giants cadere in due altre partite casalinghe, risollevarsi contro i Marines e vincere a Bologna, con una partita dominante, da… Giants, ovvero con tanto tempo di possesso, specialmente una volta passati in vantaggio. Partiti male, ora i bolzanini sono totalmente in zona playoff, che del resto coinvolge tutte le squadre, e probabilmente con l convinzione di poter compiere qualsiasi impresa, grazie all’equilibrio raggiunto. Nel ruolo di quarterback, con Chris Owens, in difesa e anche nel ruolo di running back, dove a dare un aiuto ai nomi già noti, come Henry Harris, è spuntato nella partita di una settimana fa Jermaine Strong, autore di un touchdown “buono” e di un altro annullato a causa della sua esultanza smodata prima di entrare in end zone. Il morale c’è, lo testimoniano le parole di coach Argeo Tisma: «Stiamo per entrare nella fase decisiva di questa regular season in quanto nelle restanti tre partite sarà vietato sbagliare. Noi arriviamo da una vittoria significativa, abbiamo sistemato la squadra e siamo pronti: sarà in ogni caso cruciale restare vigili e non avere cali, perché se riusciremo a battere un avversario tosto come i Seamen potremmo avere la strada in discesa verso il traguardo playoff. Questa gara è importantissima e noi vogliamo vincerla». Mancherà, nel roster, solo il wide receiver Michele Viviani. Di fronte, appunto, i Seamen cui ha fatto molto bene la vittoria sui Dolphins di sabato scorso, anche se sono tornati in infermeria Giacomo Silvestri e Alessandro Zanini. I Marinai continuano ad essere ben piazzati nella maggioranza delle classifiche statistiche, ad esempio in quella che li vede seconda difesa del campionato con 13.2 punti concessi, e secondo attacco in yard con 253.8 (primi nei lanci, 209), e questa settimana avranno un Brian Bradford, sostituto di Jeff Souder, più rodato in attacco e in difesa, nella filosofia della squadra in cui è giunto 15 giorni fa.
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PANTHERS PARMA (3-1)-SAMPLA BELTING RHINOS MILANO (1-3) (domenica 12 maggio ore 15, Stadio XXV Aprile via del Popolo Parma) – Debutto in casa per i Panthers, che inaugurano la loro stagione al XXV Aprile celebrando, tra l’altro, la Festa della Mamma, ed affidando il calcio d’inizio simbolico ad un tifoso di San Diego (i Panthers hanno un bel seguito oltreoceano, grazie anche al romanzo Playing for Pizza di John Grisham), primo membro statunitense del TD Club, l’iniziativa lanciata dalle pantere in questa stagione. Per la squadra allenata da Andrew Papoccia da affrontare non solo i Rhinos, avversari sconfitti 13-12 all’andata (mancava però il quarterback Tommaso Monardi), ma anche se stessi, insomma la reazione dopo la prima sconfitta stagionale, quella di due sabati fa ad Ancona. In organico qualche problema fisico, oltre all’assenza del defensive lineman Lorenzo Ricci, ma per i Panthers la consapevolezza della propria forza, data anche dalle statistiche, che li vedono in testa nei punti segnati e subiti (21.2 e 13), nel numero di primi down concessi (11.2) e nel tempo di possesso (26’51”). Di fronte, i Rhinos che dopo la travolgente vittoria a Bolzano hanno giocato una brutta partita sul campo degli Hogs, con tanti palloni persi, in special modo dal quarterback Chris Forcier. E per dare un’ulteriore mano all’ex qb di Furman, i milanesi hanno deciso di cambiare ancora americano: non c’è più Kadarron Anderson, che ha dovuto tornare negli Stati Uniti per problemi personali, ed è arrivato un wide receiver ex Valley City State e già protagonista in Eurobowl con i Vienna Vikings, Chauncey Calhoun, defensive back “naturale” utilizzabile però con grande profitto anche in attacco. Non che i Rhinos statisticamente non abbiano armi da contrapporre ai Panthers: primi nelle yard corse (150.2), in quelle concesse su lancio (118), nei first down ottenuti (17.8 di media), nei terzi down avversari (37.8%). In particolar modo sarà interessante la sfida tra la secondaria ospite e Monardi, che ha 214.7 yard di lancio a partita.
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GIRONE B
ENERGY BULDING DOLPHINS ANCONA (2-3)-HOGS REGGIO EMILIA (2-2) (sabato 11 maggio ore 20.30, Stadio Dorico viale della Vittoria Ancona) – Finora i Dolphins hanno sempre vinto in casa e sempre perso in trasferta. Il che vuol dire pochino, se vogliamo, perché in campo vanno 11 giocatori contro 11 alla volta, e il fattore casalingo può influire – anche in maniera cospicua – dal punto di vista logistico, in caso di trasferte particolarmente lunghe. Sabato sera comunque si va di tecnica e tattica, alla grande. Facendo affidamento parziale sulla gara di andata, peraltro ingiudicabile, perché giocata in una fanghiglia che non aveva permesso di valutare correttamente le squadre. Un dato è interessante: sul fronte statistico, sul terreno del Dorico scenderanno due grandi difese. Nelle yard totali, Hogs a 206.5 e Dolphins a 207.8, primi e secondi; sulle corse, Dolphins a 51.6 e Hogs a 64.5, ancora primi e secondi. In più, i reggiani hanno già messo a segno 7 intercetti, 2 a testa per Giovanni Caccialupi e Demetri Huffman e uno, tra gli altri, per il defensive end Damiano Ligabue, che contro i Rhinos lo ha addirittura riportato in touchdown. Come ha fatto contro i Panthers Matt Gordon, per 71 yard, mentre nella partita di andata era stato Mitch McGrath a riportare in td un fumble, per 74 yard. L’attacco degli Hogs è stato finora più efficace sulle corse che non sui lanci, considerando che Huffman e Marco Lazzaretti hanno complessivamente completato solo 11 lanci (su 50), cioè quelli che il solo Rocky Pentello, fromboliere dorico, ha chiuso nei primi due quarti della gara persa a Milano contro i Seamen, ma è vero che uno dei touchdown più spettacolari dell’anno, quello di Jamail Berry contro i Warriors, è arrivato su bomba proprio di Lazzaretti, e dunque i Dolphins dovranno fare attenzione a questi improvvisi lampi. Ovviamente ancora di più vale il consiglio per la secondaria Hogs, di cui abbiamo già parlato: sono 8 i Dolphins che hanno già ricevuto un passaggio in queste prime 5 partite, guidati da Michele Marchini (31 ricezioni, 3 td) e Mitch McGrath (25 ricezioni e 4 td), anche se si fa sentire l’assenza di Filippo Limitone, uno dei giovani più promettenti e già elemento importante della squadra, che per motivi lavorativi è riuscito a scendere in campo solo in una partita.
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IFL MAGAZINE GAME OF THE WEEK
MISTERSEX LAZIO MARINES (1-3)-WARRIORS BOLOGNA (3-1) (domenica 12 maggio ore 16.30, Stadio Giannattasio via Mar Arabico Ostia, Roma) – Una novità importante, per la partita di domenica, e arriva dai Warriors, che in settimana hanno operato un cambio al settore americano, o import. Jacob Caron, il quarterback che aveva avuto un guai alla caviglia nella prima parte di stagione e si era poi infortunato alla spalla sabato scorso, nella gara contro i Giants, è stato infatti sostituito da Robert Curley, che viene dalla parte opposta d’America: californiano Caron, del New Jersey (Cinnaminson, a un lancio di sasso nel fiume Delaware dalla Pennsylvania e Philadelphia) Curley, che ha fatto il college a Lafayette, non molto lontano, sfidando anche Colgate, in cui giocava Jordan Scott ovvero il running back dei Warriors, nel 2007 e 2008. Caron esce (temporaneamente?) di scena con 44/97 nei lanci, 3 intercetti, 4 touchdown e 420 yard totali, ovvero 105 a partita e 4.3 a tentativo, numeri non all’altezza di quello che ci si attendeva, e dovuti in parte ai guai fisici. Il debutto di Curley avverrà contro un’avversaria molto dura come i Marines, che vengono da due sconfitte consecutive in trasferta, ma che hanno cercato di preparare con grande precisione e impegno la gara di domenica, che può svoltare la stagione, come ovvio dal banale riscontro numerico. Un bilancio di 1-4 inizierebbe ad essere gravoso, pur con il vantaggio di due partite in casa e una fuori nel resto della stagione. All’andata avevano vinto i Warriors 29-13, ma solo nell’ultimo drive dei bolognesi si era avuta la conferma del loro successo, con i Marines prima in vantaggio poi a poca distanza per tutto il resto della gara, e il qb Anthony Gardner a costituire un pericolo costante con i suoi scramble (situazioni di gioco in cui il quarterback non può lanciare subito e deve muoversi lateralmente per farlo), come accadrà ancora domenica.
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CLASSIFICA/STANDINGS
GIRONE A
Panthers Parma e Seamen Milano 3-1; Giants Bolzano 2-3; Sampla Belting Rhinos Milano 1-3.
GIRONE B
Warriors Bologna 3-1; Hogs Reggio Emilia 2-2; Dolphins Ancona, 2-3; MisterSex Lazio Marines 1-3.

WEEK 6 IN BREVE/WEEK 6
Sabato 11 maggio ore 18 Seamen Milano-Giants Bolzano
Sabato 11 maggio ore 20 Energy Building Dolphins Ancona-Hogs Reggio Emilia
Domenica 12 maggio ore 15 Panthers Parma-Sampla Belting Rhinos Milano
Domenica 12 maggio ore 16.30 MisterSex Lazio Marines-Warriors Bologna

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