Sono stati Flavio Sommaruga (in foto) e Barbara Fanchini gli atleti di Varese a tenere alto il nome della nostra provincia ai Campionati Italiani di Ciclocross ACSI Udace che si sono corsi ieri a Borgo D’Ale nel vercellese.
Sommaruga, cassanese con la maglia del New Team di Cavaria, si è imposto dopo una gara che lo ha visto assoluto protagonista nella seconda parte; grande soddisfazione per il Supergentlemen tornato questo inverno alle corse e che ha inanellato ottime prestazioni durante la stagione. Barbara Fanchini, portacolori del Gruppo Sportivo Garbagnatese, si è confermata essere ancora una volta la “signora del ciclocross udacino”. Entrambi potranno sfoggiare le loro divise tricolori domenica prossima nella gara di Castronno.
Giornata tipicamente invernale in terra piemontese, freddo ed ambiente da vero ciclocross. Buona la partecipazione di atleti nella domenica invernale più’ attesa dai cicloamatori udacini. Gli interpreti del ciclocross della nostra provincia non hanno deluso e in qualche categoria hanno lottato con pieno merito.
Da applausi Alessandro Monetta (Uslenghi) battuto solo dal superfavorito Davide Montanari (Max) tra i veterani. Mentre tra i Senior riconferma di Francesco Corradini (Pengo) che ha relegato sui due gradini meno nobili del podio Mirko Pinton (Newsciclismo.com) e Graziano Bonalda (Uslenghi). Vittoria comasca con Manuel Ballini (Aliverti) tra i Cadetti e anche in questa categoria podio interamente varesino con Andrea Bonollo e Mattia Lunardi, entrambi della Polisportiva Besanese. Terza posizione per Francesco Barbazza (Velo Club Seztese) nella categoria Junior che ha visto vincitore il veneto Diego Lavarda (Pengo). Rispettato il pronostico tra i Gentlemen con la gara vinta dall’ex professionista Angelo Tosi (Casalese), bravo Antenore Scarpeta (Pengo), primo tra i meno giovani, i Supergentlemen”B” e Sabrina Masin (Pengo) nelle donne piu’ giovani ,tra le società dominio dei veneti della Cicli Pengo che hanno prevalso sul Team Clamas di Tradate, Polisportiva Besanese e Team Uslenghi Tradate.

Annalisa Gianoli
foto di Giorgio Vianini