Una volta archiviata la carriera di calciatore, per Dario Polverini c’è un futuro già scritto come oracolo del gol. Oltre ad aver riassaggiato il campo dopo 112 giorni (“continuavo a guardare la panchina e a pensare: ma quando entro?”), il rientrante difensore romano aveva infatti messo in luce già sul pullman della squadra in direzione stadio le sue facoltà divinatorie: “A Siega ho detto che oggi era il giorno per segnare e al Gabbio, che mi stava a fianco, ho mandato un sms con scritto “se saltelli segna Gabbianelli”. La doppia biascicata in perfetto “Colosseo style” trascina inevitabilmente la risata che subito si spegne pensando alle incertezze del futuro: “Domenica vorrei giocare perchè, chissà, magari sarà l’ultima gara della Pro Patria“. Le mani sono affondate nelle tasche e tanto basta ad evitare la gufata (tanto più viste le capacità premonitrici di cui sopra). Scherzi a parte, il sempre più somigliante a De Rossi mette l’accento sulla scelta di regalare le maglie alla curva tigrotta: “Ci sembrava giusto come tributo a chi ci ha sempre sostenuti”.
Soddisfatto con misura mister Colombo che si prende i tre punti con un occhio a squalifiche e infortuni: “Per noi l’emergenza è ormai una costante e i problemi a Calzi e Casiraghi condizioneranno il match con l’Alto Adige”. Nella lettura della gara non mancano luci ed ombre: “Dopo il vantaggio abbiamo smesso di giocare ed è un aspetto su cui dovremo riflettere”. Con l’aggancio alla Reggiana e i sette punti in più rispetto alla prima metà di stagione il bilancio è però più che positivo, con un piccolo segreto: “Il discorso di ieri del patron alla squadra è stato un grosso stimolo per rifarci dello scivolone dell’andata”.
siegaIl clima teso in campo e sugli spalti è un pallido ricordo perchè il post-partita, almeno in casa biancoblu, è un florilegio di sorrisi. Su tutti quelli a tutta bocca del tandem di giornata Siega-Gabbianelli che dopo aver fatto coppia nel tabellino, si ripete anche in sala stampa. “Era ora di fare gol e voglio dedicare la doppietta alla mia famiglia e alla mia ragazza”, il pensiero dell’ex Casale mentre il centrocampista fanese incornicia la rete sottolineando il personalissimo battesimo: “E’ la mia prima tra i professionisti. Per me, una partita da ricordare”.
Non altrettanto si può dire dei locali, il cui umore è tutto nelle parole laconiche del tecnico Bensi: “Si stanno confermando le mie più pessimistiche previsioni”. Evidentemente al “Fortunati” tirava aria di chiaroveggenti.

LA PARTITA

LE PAGELLE

Giovanni Castiglioni