Devis Mangia torna a casa. L’allenatore del Bari domenica sarà ospite in quello che è stato il suo stadio. Mangia è approdato in biancorosso nel lontano 2004 come allenatore della Berretti. Poi è passato in prima squadra, in Eccellenza, che nel 2005-2066 è stata ripescata in Serie D e che ha vinto la massima serie dei dilettanti approdando in C2. L’avventura di Mangia è terminata con la salvezza nella stagione 2006-2007. Dopo tre stagioni di lontananza, è tornato nel 2010 per guidare la Primavera del Varese nel frattempo tornato in Serie devis MangiaB. Con i giovani del club varesino ha figurato bene al Viareggio ed è arrivato in finale del campionato di categoria, venendo sconfitto dalla Roma ai tempi supplementari. La sua carriera ha spiccato il volo proprio da lì. Con Sean Sogliano è approdato alla Primavera del Palermo dove poi è passato in prima squadra. Poi c’è stata l’esperienza alla guida dell’Under 21 e il subentro, la scorsa stagione, sulla panchina dello Spezia. Questa estate gli è stato affidato il Bari, squadra reduce dal successo per 4-2 sull’Avellino: «Sono soddisfatto della squadra, dobbiamo essere bravi a non fermarci».
Nell’ultimo turno ha aggiunto tre punti alla classifica ma soprattutto ha dimostrato ancora un passo avanti. «Alcune vanno migliorate ma sono soddisfatto della squadra – ha detto – ora dobbiamo essere bravi a non fermarci. Partite come questa con l’Avellino bisogna chiuderle prima altrimenti, considerato il valore dell’avversario, possono mettersi male. Godiamoci i tre punti».
Squadra che vince mette non si cambia direbbe qualcuno. «I problemi di abbondanza non sono problemi. Abbiamo tanti interpreti che al momento giusto daranno una mano». Un’ennesima ottima prestazione che coincide con un cambio di rotta di tutto l’ambiente. «L’autostima fa tanto – spiega – in certe situazioni, quindici giorni fa, avremmo faticato. Invece, si è creato un filo diretto con i tifosi, con l’ambiente che ha fatto cambiare qualcosa in me e nei miei ragazzi. Dobbiamo coltivare questo buon clima e saperlo gestire al di la che si vinca o perda». Il gol mancato di Defendi lo commenta così. «Segnerà la prossima volta. Oggi ha segnato Sabelli (sorride), che è già un evento».
Tornare a Varese sarà sicuramente speciale per il tecnico: «Ritrovo tanti amici che vorranno sicuramente battermi. Non sottovalutiamo il Varese anche se viene da una sconfitta. Loro si auto ricaricano da queste situazioni negative».

De Luca3Prima volta da ex per Giuseppe De Luca, la zanzara del Montello cresciuta nelle giovanili del Varese, squadra della sua città. L’attaccante ha esordito in prima squadra nella stagione 2010-2011, in Serie B, il 9 novembre contro il Grosseto. Con Sannino in panchina, tutti si ricordano ancora il  memorabile gol che ha segnato contro il Padova nella semifinale playoff. Al termine della stagione successiva, dopo la finale playoff con Maran in panchina, approda in Serie A, all’Atalanta. Fa il suo esordio in A il 15 settembre 2012 in Milan-Atalanta 0-1. Nella massima serie segna la sua prima rete il 4 novembre contro la Sampdoria che vale il 2-1. Questa estate viene girato in prestito al Bari: il suo cammino parla di 3 reti in 8 presenze.
Non solo Mangia e De Luca. Nel Bari ci sono tanti altri ex e diverse personalità che conoscono bene Varese. Primo tra tutti Paolo Cozzi, attuale allenatore in seconda dei galletti, ed ex collaboratore di Mangia ai tempi della Primavera del Varese.
Ha un passato in biancorosso anche Davide Mazzotta, attuale collaboratore del tecnico ed ex biancorosso ai tempi della Serie D. Da non dimenticare poi i due varesini Luca Righi, cittigliese ex Pro Patria che è il preparatore dei portieri e il giocatore Matteo Contini, difensore classe 1980 nato a Varese, con un ricco passato in Serie A (Parma, Napoli, Real Zaragoza in Spagna, poi Siena e Atalanta).

Elisa Cascioli