Modena-Busto Arsizio è una tratta che Vittoria Prandi conosce molto bene: per tre stagioni ha vestito la maglia biancorossa della Futura Volley, da quest’estate è tornata nella sua terra e gioca nella Liu Jo Modena. La palleggiatrice classe ’94 domenica incrocerà per la seconda volta la Unendo Yamamay, la società che l’ha cresciuta e formata come pallavolista.
Cosa ti suscita vedere il biancorosso?
“E’ sempre una forte emozione per me affrontare la Unendo Yamamay. A Busto Arsizio ho trascorso tre anni fondamentali per la mia maturazione come ragazza e come giocatrice. Tornare a giocare al Palayamamay nel dicembre scorso è stato indescrivibile: proprio lì dove mi sono allenata e ho giocato tante volte, ho avuto il piacere di ricevere prima della gara un riconoscimento davanti a tutto il pubblico. Quella sensazione mi rimarrà per sempre”.
Qual è il ricordo più vivo che hai dei tre anni in cui hai giocato nel settore giovanile della Futura Volley?
“Credo che la partita più bella e decisiva sia stata quella contro la Foppapedretti al mio primo anno a Busto Arsizio. Era la semifinale regionale e abbiamo vinto contro Bergamo per 3-1, esprimendoci davvero bene. In generale, però, ho memoria di tutto quello che ho trascorso alla Futura Volley, dalle compagne, ai miei allenatori: Alessandro Rondanini e Matteo Lucchini sono state per me le due figure più importanti in un’età in cui, se sei via da casa, hai bisogno di punti di riferimento”.
Tu, Tonello, Taborelli, Spirito e Piazza (in foto Prandi, Spirito e Degradi – foto di Peo Moroni) eravate un gruppo affiatato che faceva la differenza in B1. Senti ancora qualcuna di loro?
“Sono rimasta in contatto con tutte, ma in particolare con Tonello: tre anni non si possono cancellare e nemmeno la distanza che ora ci separa lo può fare. Spero tanto che in futuro, chissà, potremo incontrarci di nuovo e giocare tutte insieme in una squadra. So che Piazza, l’unica tra di noi che è rimasta in B1, sta facendo molto bene e fa da chioccia alle ragazze più giovani. È un ruolo che si sposa bene con le sue caratteristiche e auguro a tutte le mie ex compagne di continuare così, in una stagione che sta regalando molte soddisfazioni a ognuna di loro”.
L’anno scorso, complice il prolungato infortunio di Carli Lloyd, hai avuto l’occasione di allenarti e fare qualche presenza anche con la prima squadra.
“L’esperienza con la prima squadra mi ha aiutata a crescere; stare a contatto quotidianamente con giocatrici già formate ha fatto in modo che imparassi molto da loro e cominciassi a vivere l’ambiente delle “grandi”. Ringrazierò sempre la Futura Volley per questa opportunità”.
Qual è stata la persona che, pallavolisticamente parlando, è stata per te la più importante?
“Una persona davvero speciale è Luciano Molinari, il mio primo allenatore. Fin da quando ero piccola mi ha aiutato a migliorarmi e a portare avanti il mio sogno di diventare una pallavolista professionista. Gli devo tanto”.
Ora pariamo del tuo presente, la Liu Jo Modena. Come ti trovi?
“Mi ritengo davvero fortunata perché posso giocare ad alto livello in un club che dista soltanto 30 minuti da Mirandola, da casa mia. Vivere vicino ai genitori, agli amici, agli affetti di sempre, vestire la maglia di Modena, allenarmi e giocare al Pala Panini, che è uno dei più bei palazzetti d’Europa, mi fa dire che non potevo chiedere di meglio. Non poteva proprio capitarmi niente di meglio”.
Quello in corso è il tuo primo vero anno di A1. Come sta andando? (foto a sinistra di Andrea Pincelli)
“Sono molto soddisfatta. A volte mi sembra ancora di non aver realizzato quello che mi sta succedendo: stare ogni giorno a fianco di Piccinini, Rondon, Cardullo, giocatrici che ho sempre sognato, non mi sembra vero. Sto imparando tantissimo da tutte loro”.
Davanti a te, in regia, c’è Giulia Rondon. Che rapporto hai con lei?
“E’ una bravissima ragazza e mi aiuta molto. Da lei prendo spunto per quanto riguarda la tecnica di palleggio e la tattica di gioco: per me è un esempio da seguire. Spesso mi dà suggerimenti, mi corregge e mi fa molto piacere perché ho sempre da imparare. Siamo un gruppo molto unito e abbiamo un buon rapporto tra di noi”.
Quali sono i tuoi obiettivi personali?
“Ora penso soltanto a crescere e a dare il massimo per la squadra. Non mi voglio porre traguardi troppo alti, voglio pensare una cosa alla volta”.
Non state attraversando un periodo semplice. Dopo l’uscita di scena in semifinale di Coppa Italia contro Bergamo, sono arrivate altre tre sconfitte su quattro incontri. Che idea ti sei fatta di quello che sta succedendo?
“In allenamento è qualche settimana che siamo poche, 8/9 al massimo; gli infortuni o gli acciacchi ci impediscono di essere al completo e questo è innegabile che ci penalizzi. Credo, però, che in una stagione sia normale avere dei momenti di difficoltà. Dai periodi no si esce più forti e anche noi ce la faremo”.
Ultimo infortunio, quello di Cardullo. Una perdita importante.
“Sono davvero dispiaciuta per lei, ma sono sicura che anche questa volta tornerà. Ha una grande grinta ed è davvero forte. Siamo tutte con lei”.
Domenica, dicevamo all’inizio, arriva la Unendo Yamamay Busto Arsizio. Come andrà a finire?
“Busto è in un periodo positivo, hanno vinto due partite di fila e sono in crescita. Noi ce la giocheremo fino alla fine e sono sicura che sarà una sfida molto avvincente e combattuta. Non azzardo un pronostico, ma sarà una bella gara sicuramente”.

Laura Paganini