Massimo Fedrizzi è il nuovo coach dell’Hockey Club Varese 1977. L’incarico è stato annunciato esattamente 15 giorni fa nel corso di una conferenza stampa in cui sono stati presentati i piani per la prossima stagione della neonata società giallonera. Bolzanino doc, ex giocatore e allenatore già da una decina di anni, Fedrizzi avrà il compito di gestire la prima squadra e sarà anche il supervisore del settore giovanile all’interno di un progetto sportivo che si articolerà in un triennio. E’ pronto, dunque, a portare a Varese esperienza, conoscenze e il suo contagioso entusiasmo con l’obiettivo di ridare lustro al nome dei Mastini.

Come è avvenuto il primo contatto con l’Hockey Club Varese 1977?
“L’idea di venire a Varese ad allenare mi era già stata ventilata un paio di anni fa. Ero sulla panchina delle giovanili del Bolzano, ma il mio desiderio è sempre stato quello di guidare una buona prima squadra. Allora non se n’è fatto più niente, adesso, invece, sono pronto a cominciare questa avventura. Nelle scorse settimane sono stato in trattativa con il Como e con una squadra tedesca, ma il progetto che mi è sembrato più serio è stato quello dei Mastini. Ho parlato con il presidente Quilici e in pochissimo tempo ci siamo messi d’accordo per dare il via insieme al nuovo corso del club. Ci siamo scelti reciprocamente”.
Che cosa l’ha spinta ad accettare la proposta di Varese?
“Sono molto contento di rimettermi in gioco e di proseguire nella mia attività di coach. Per di più, posso farlo in una piazza importante come quella giallonera e con persone come il presidente Quilici con cui mi sono trovato subito in sintonia. Ho allenato per otto anni nell’EV Bozen 84 passando dalle giovanili alla prima squadra, sia in seconda che da primo allenatore, ho poi fondato e guidato la formazione femminile delle EV Bozen Eagles conquistando cinque titoli italiani e una EWHL e sono il coach anche nella nazionale femminile Under 18 e assistente di quella maggiore. Sono prontissimo a mettere a disposizione di Varese tutta l’esperienza che ho maturato in questi anni”.
Dato che ha allenato sia le donne, sia gli uomini, che cosa trova di diverso nella gestione del gruppo?
“Dal punto di vista sportivo, gli uomini, si sa, sono molto più veloci e usano di più il fisico rispetto alle donne. Ma dalle donne c’è da imparare perchè dal punto di vista dell’impegno, del sacrificio, dell’ascolto e anche della tattica sono più brave e mi hanno sempre dato grandi soddisfazioni”.
Che campionato sarà il prossimo di Serie B? Nelle settimane passate, la FIGS ha proposto alcuni cambiamenti.
“Giocheremo sicuramente in Serie B e il campionato sarà molto simile a quello da poco concluso per numero di squadre; a quanto sembra, saremo, infatti, tra le 16 e le 17 partecipanti. Il livello, però, credo proprio che si alzerà notevolmente perchè non tutti i giocatori, causa lavoro o studio, potranno permettersi di disputare una Serie A come vorrebbe la Federazione, fatta di tante partite e anche di turni infrasettimanali; è naturale che molti ragazzi opteranno quindi per scendere in Serie B e la qualità del torneo ne beneficerà. Noi dobbiamo farci trovare preparati e allestire un roster valido e competitivo”.
Come sarà il nuovo Varese?
“Il reparto su cui con il presidente Quilici mi sto concentrando in particolar modo è la difesa. L’anno scorso i problemi maggiori sono venuti proprio dal reparto arretrato e dobbiamo cercare di rinforzarlo con innesti mirati. Sono sicuro che entro la fine del mese potremo ufficializzare qualcuno di importante e, perchè no, qualche accordo che stiamo cercando di intavolare con altre società. Confermatissimi, tra gli altri, sono Marcello Borghi e Piccinelli: sono loro i punti fermi dai quali ripartiamo”.
Quanto al settore giovanile, quali sono i suoi programmi?
“Sono molto soddisfatto nel vedere gli ottimi numeri del settore giovanile giallonero. Ci sono tanti bambini e ragazzini e questo è un aspetto fondamentale. Voglio che tutti, anche i più piccoli, debbano lavorare a fondo per conquistarsi il posto e per meritarsi di giocare; una sana competizione va bene. Ho chiesto e ottenuto di introdurre per tutte le categorie un secondo allenatore che possa aiutare e coadiuvare il primo, dando così più punti di riferimento ai ragazzi. Inoltre, abbiamo già fissato un camp a Baselga di Piné, in provincia di Trento, per cominciare tutti insieme la stagione”.
Se la data di inizio per i più piccoli è già in calendario, quando vedremo all’opera la prima squadra?
“Dall’altro ieri i ragazzi si stanno già allenando a Varese con un preparatore fisico sulla corsa, sul fiato e sulla resistenza. Giovedì 18 agosto, invece, arriverò io e partiranno gli allenamenti veri e propri in cui ci soffermeremo sulla velocità e su sedute di pesi. Inoltre, prima che prenda il via il campionato, faremo un paio di amichevoli contro squadre forti per misurare il nostro livello”.
Prima di intraprendere la carriera di allenatore, è stato un buon giocatore. Ha vestito la maglia prevalentemente del Bolzano, ma ha difeso i colori anche dei Devils Milano, di Como, Chiavenna, Merano, Bozen e Caldaro. Ha qualche ricordo legato alle sfide con Varese?
“Mi ricordo benissimo un match che si è tenuto a Varese durante il quale mi sono rotto una spalla! A parte quello, le gare contro la Shimano erano ricche ti tensione e di emozione; sul ghiaccio era sempre battaglia vera, ma, finita la partita, ci incontravamo tutti insieme per bere una birra e si sono create solide amicizie. La Shimano era una corazzata e sarebbe un sogno per me riuscire a riportare Varese a quei risultati”.

Laura Paganini