presentazione foresti e iacolinoIn attesa del raduno della squadra di domani, oggi il Varese ha presentato ufficialmente i tre arrivi professionisti… ma non si tratta di giocatori. Ad avere la parola sono stati il mister specialista nel vincere la Serie D, Salvatore Iacolino, il neo dg Diego Foresti e la segretaria generale Enrica Bianchi, entrambi arrivati dai professionisti. Il dirigente bergamasco arriva da 15 mesi difficili in quel di Como, mentre per la varesina Bianchi si tratta di un ritorno dopo la stagione all’Olbia, in Lega Pro.

Al tavolo con loro anche Taddeo e Basile e il socio Russo. “Abbiamo meso diverse pietre – dice il primo -. Ci siamo strutturati per essere pronti al salto… arriverà tramite il ripescaggio? Entro martedì capiremo se sarà il caso o no di presentarlo in quanto è molto dispendioso. All’80 per cento rimarremo in D e puntiamo a vincere sul campo”. Dello stesso avviso è Basile: “Vogliamo restituire alla città il calcio che merita, la Serie D non è casa sua. Uno staff del genere è la dimostrazione che vogliamo le cose vadano in un certo modo. Io e Paolo facciamo altro nella vita e vigileremo, le persone che abbiamo scelto sanno fare il loro lavoro”.
“C’è grande voglia di lavorare e fiducia tra noi” il commento del neosocio Edoardo Russo.

“Per me è un giorno importante perché sono ritornata a casa – esordisce Enrica Bianchi –. Non sono più quella di 6-7 anni fa della Scuola Calcio del Varese, ho un bagaglio di esperienze abbastanza importante e non vedevo l’ora di rimettermi a disposizione della squadra della mia città”

“Mi ha contagiato l’entusiasmo di Aldo e Paolo – spiega Foresti -. Credo molto in questo progetto e sono ben felice di dare una grossa mano alla società. Vengo da 15 mesi di bufera al Como e nulla mi spaventa. Tra le due piazze, che sono simili, c’è tanto antagonismo e questo mi incentiva a fare di più, fare di meglio. La Serie D è un campionato difficile e per Varese c’è un solo un obiettivo, quello vincere. Per farlo dobbiamo remare tutti dalla stessa parte e non essere distruttivi”.

La parola è poi passata al mister: “Ovunque sono andato mi hanno chiesto di vincere, ringrazio i dirigenti per avermi scelto. Ad una piazza così non si può dire no. Partiamo con un profilo basso e umile, non sbandieramo perché sarà difficilissimo. Vince una sola su 18 e non è mai semplice. Arrivare secondi è aver fallito l’obiettivo. Dobbiamo lavorare duro. Vincere qui per me sarebbe la ciliegina sulla torta. Non mi era mai capitata una platea del genere, forse ad Alessandria. Mi fate sentire importante, ma non lo sono. Una decina di tifosi mi ha accolto benissimo all’arrivo. Ce la metterò tutta”. 

Questo il suo giudizio sul mercato: “Buoni giocatori di categoria, stiamo lavorando bene. Solo il campo potrà dirci se abbiamo lavorato bene. Assemblare una squadra nuova non è facile, devo avere il tempo. Per le mani ho una buoan squadra, ma ne riparliamo tra un mesetto. Le avversarie? Tre o quattro squadre si sono attrezzate alla grande: Caratese, Gozzano e Chieri, in linea di massima quelle dello scorso anno, sarà di nuovo un campionato a 5-6 sperando in un finale diverso per il Varese. Il modulo? Dal 4-3-1-2 per poi variare al 4-2-3-1 o anche al 4-3-3. In ritiro mi renderò conto della rosa. Abbiamo tanti ragazzini interessanti e poi gli esperti Longobardi, Magrin e Palazzolo che ho già sentito”.

Il primo impegno è la Tim Cup di domenica 30 luglio. Per Iacolino si tratta di una semplice “tappa di avvicinamento al campionato; non è un obiettivo primario. Mi aspetto di fare bella figura anche contro una molto forte di Lega Pro”.

In coda, si vocifera dell’arrivo di altre vertenze da parte di alcuni creditori: “Non ne sappiamo ancora niente” risponde la società. Si rischiano punti di penalizzazione? “No, se non sono arrivate entro il 30 giugno come prevede il regolamento”.

 

Elisa Cascioli