Nessuno o quasi ci avrebbe scommesso, eppure, quando mancano solo tre giornate al temine del campionato, il Morazzone si sta giocando la promozione. Il brillante girone d’andata non è stato solo un’illusione: i rossoblù di capitan Marco Libralon hanno replicato anche nel ritorno e si sono lasciati alle spalle il momento di flessione di fine febbraio. Ora, a 270 minuti dalla fine, insieme a Vergiatese, Rhodense e Gavirate anche il Morazzone è in piena corsa per un incredibile salto in Eccellenza.

Sembrava aveste mollato, ma, invece, siete tornati più agguerriti di prima. 
“La batosta di Vergiate, uno 0-5 che ci ha fatto molto male, ci è servita. Stavamo attraversando un periodo di stanchezza dovuta ai tanti impegni ravvicinati, avevamo alcune defezioni importanti e abbiamo proprio sbagliato partita. Ma dopo quella sconfitta e i pareggi contro Olimpia e Uboldese, ci siamo ripresi e abbiamo infilato quattro vittorie di fila, l’ultima delle quali domenica scorsa contro la Cob. E’ grazie a questi successi che abbiamo mangiucchiato qualche punto sulle nostre rivali che invece hanno frenato un po’”.

Come state? 
“Dal punto di vista fisico risentiamo di un pochino della fatica, come tutte le squadre a questo punto della stagione. Il morale, invece, è altissimo: siamo entusiasti e riteniamo fermamente che se siamo così in alto è perchè ci siamo sempre allenati bene e abbiamo una rosa di livello. Alcuni non credevano in noi, ci davano tra le compagini in lotta per la salvezza e nulla più, ma noi abbiamo smentito tutti e stiamo raccogliendo i meritati frutti. Il campionato, poi, non è ancora finito e possiamo ancora provare a centrare il bersaglio grosso. Noi ci tenteremo fino alla fine con fiducia e convinzione”.

Vergiatese, Morazzone, Rhodense e Gavirate, un posto per quattro. Chi la spunterà?
“Abbiamo un calendario tosto che prevede la trasferta di Fagnano di domenica, quella di Gavirate nel prossimo turno e poi chiuderemo con il Meda in casa. La Vergiatese ha lo scontro diretto contro il Gavirate tra le mura amiche, il Gavirate incrocerà noi e la Vergiatese, mentre la Rhodense affronterà in trasferta due formazioni in lotta per la salvezza/playout come Guanzatese e Fagnano. Insomma, non sarà facile per nessuna di noi e nessuno regalerà niente, men che meno a questo punto della stagione”.

In carriera hai già vissuto la gioia della promozione in Eccellenza, una volta a Somma Lombardo e la seconda con la Castellanzese. Come si arriva a questo traguardo?
“Vincere è bellissimo e ripaga dei tantissimi sacrifici che tutti noi facciamo durante l’anno dedicando meno tempo alla famiglia e al riposo. Quando l’obiettivo è vicino, come lo è ora, la stanchezza passa e c’è più adrenalina e concentrazione. A Morazzone stiamo vivendo un’annata splendida: la società ci sta accanto e non ci fa mancare niente, il ds Dallo ha costruito una rosa di valore, mister Stincone è preparato, riesce a farci esprimere al massimo e noi lo seguiamo ad occhi chiusi e il gruppo è giovane, affamato e unitissimo, cosa che non è stata così l’anno scorso quando, a mio parere, avevamo una rosa anche più competitiva, ma è mancata l’amalgama tra di noi. Gli ingredienti per andare fino in fondo ci sono tutti”.

Il Morazzone è in corsa in Promozione e la Castellanzese è capolista in Eccellenza. 
“Sono contentissimo per la mia ex squadra. Sono stato benissimo per due anni e la dirigenza è seria e competente, proprio come a Morazzone. Se due anni fa noi siamo stati protagonisti di una cavalcata trionfale, quest’anno la Castellanzese ha alcuni punti di vantaggio sulle rivali e spero li conservi fino alla fine. Faccio il tifo per loro e mi è dispiaciuto parecchio per i danni che hanno subito allo stadio domenica scorsa“.

Quanto a te, che stagione è stata la tua?
“All’inizio ho fatto fatica e non ho trovato molto spazio in squadra. Nel girone di ritorno, invece, il mister mi ha dato continuità e sono contento di questo e dei risultati che stiamo ottenendo tutti insieme. Sono l’uomo più vecchio della rosa, quello che ha maggiore esperienza e sono il capitano; cerco di essere leader e devo dire che tutti i nostri giovani sono esemplari. In più abbiamo un bomber come Ghizzi che è un attaccante di razza e un giocatore da prendere come esempio per voglia di fare, sacrificio e atteggiamento dentro e fuori dal campo”.

IL CAMMINO DEL MORAZZONE

Laura Paganini